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Eriksen potrà giocare anche ai Mondiali 2022, la Fifa chiede un’unica condizione

I Mondiali in Qatar non sono preclusi al centrocampista danese che gioca con un defibrillatore sottocutaneo. I regolamenti offrono una possibilità concreta per esserci.
A cura di Alessio Pediglieri
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C'è ancora tempo per stilare le liste delle Nazionali qualificate ai prossimi Mondiali 2022 anche perché manca il quadro completo del tabellone in Qatar, che arriverà solamente dopo la conclusione dei prossimi play-off di marzo, in cui è coinvolta anche la nostra Italia. Intanto, però, chi si è già guadagnato un posto al sole sta lavorando per scegliere i migliori da inserire nell'elenco che dovrà venire consegnato alla Fifa. Tra queste c'è anche la Danimarca, in cui potrebbe comparire anche il nome di Christian Eriksen.

Il centrocampista danese è appena ritornato ufficialmente nel calcio giocato. Dopo la tragedia sfiorata negli ultimi Europei, con l'arresto cardiaco in campo, Eriksen ha subito un intervento chirurgico necessario per inserirgli sotto pelle un defibrillatore, poi ha ripreso piano piano l'attività agonistica. Fino ad una serie di allenamenti sempre più intensivi e alla chiamata del Brentford, club di Premier League che l'ha sottoposto alle visite mediche di rito per poi tesserarlo fino a fine stagione. Un viaggio di ritorno nel  mondo del calcio che Eriksen non ha mai voluto abbandonare, malgrado tutto. Lontano dall'Italia, dove i regolamenti non gli hanno concesso la idoneità agonistica, vietandogli qualsiasi futuro.

Non è così, invece, per altre Federazioni, dove è consentito di giocare nelle medesime condizioni di Eriksen. In Danimarca, ad esempio, o in Olanda e in Inghilterra, dove di fatto è tornato e dove potrebbe già debuttare il prossimo 12 febbraio. Ma c'è di più: Christian Eriksen potrebbe rientrare anche nei piani della Danimarca, intesa come Nazionale di calcio, per i prossimi Mondiali in Qatar. Non c'è alcun problema burocratico o di regolamento che lo vieti, l'unica discriminante sarà la condizione fisica del centrocampista, il suo reale rientro nel calcio giocato e le scelte prese dal ct.

A distanza di otto mesi dalla kermesse iridata, dunque, Eriksen dovrà semplicemente convincente il commissario tecnico danese, Kasper Hjulmand, ma da questo punto di vista non ci dovrebbe essere grande difficoltà: un suo ritorno con la maglia della propria nazionale sarebbe più che gradito e atteso. Per la Federcalcio danese i regolamenti parlano chiaro: il defibrillatore non è un problema o un ostacolo, a patto che le visite mediche cui venisse sottoposto per una chiamata mondiale non dovessero riscontrare altre anomalie. A quel punto, Eriksen sarebbe abile e arruolato, convocabile in Qatar anche con il beneplacito della Fifa, come ha anticipato il "Times".

Il regolamento del massimo organismo mondiale, infatti, è molto chiaro sulla partecipazione dei giocatori ai Mondiali: la Fifa sottopone obbligatoriamente tutti i convocati a visite cardiologiche i cui esiti saranno determinanti per giocare, ma si avvale dei referti e delle indicazioni anche delle singole Federcalcio d'appartenenza. Se per quella danese ci fosse l'idoneità, dunque, per la Fifa non ci sarebbe alcun problema ed Eriksen a distanza di 18 mese dal dramma vissuto in campo, potrebbe giocare incredibilmente i Mondiali.

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