Eriksen e i medici che gli hanno salvato la vita invitati speciali alla finale degli Europei
La Uefa ha invitato Christian Eriksen e il personale paramedico che lo scorso 12 giugno gli salvò la vita alla finale degli Europei che si terrà domenica nel mitico stadio londinese di Wembley. La presenza del calciatore danese è però ancora in dubbio dato che, dopo l'intervento a cui si è sottoposto per far sì che gli impiantassero il defibrillatore cardiaco, il trequartista dell'Inter ha ancora bisogno di un periodo di completo riposo (al momento è uscito di casa a Odense solo per accompagnare il figlioletto al parco e poi lo scorso week end è stato immortalato in un località vacanziera della Danimarca).
Non è però del tutto escluso che Christian Eriksen possa presenziare all'atto finale di Euro 2020 insieme a coloro che gli hanno salvato la vita quando, colto da arresto cardiaco sul campo del Parken Stadium di Copenaghen nella prima partita nella competizione della sua Danimarca, è stato rianimato sul terreno di gioco mentre i suoi compagni di squadra proteggevano da occhi indiscreti l'intervento salva-vita dei medici. Se il ritorno in campo da giocatore è ancora lontanissimo (e anche complicato dal fatto che ad oggi avendo impiantato un defibrillatore sottocutaneo in molti Paesi, tra cui l'Italia, non può ricevere l'idoneità sportiva), ad un mese esatto da quel terribile episodio che ha tenuto l'intero mondo con il fiato sospeso il 29enne danese potrebbe almeno tornare in uno stadio (anche se solo da spettatore).
E Christian Eriksen potrebbe anche trovare in campo quei compagni di squadra che, guidati dal capitano Simon Kjaer, lo hanno sostenuto, protetto e scortato mentre lottava tra la vita e la morte sul terreno di gioco del Parken Stadium. Già perché la sua Danimarca mercoledì sarà di scena a Wembley per la seconda delle semifinali degli Europei (dopo Italia-Spagna) contro i padroni di casa dell'Inghilterra e, dopo essersi già guadagnata il titolo di rivelazione del torneo, non ha nessuna intenzione di fermare la propria corsa. Corsa cominciata con Eriksen e i medici protagonisti, corsa che all'atto conclusivo potrebbe avere gli stessi protagonisti, ma questa volta da entusiasti spettatori e tifosi pronti a spingere la Danimarca a bissare quel titolo Europeo vinto a sorpresa quasi 30 anni fa (nel 1992).