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Era stato sospettato di pedofilia, giocatore dell’Everton prosciolto da tutti i capi d’accusa

Arrestato nel luglio 2021 per abuso su minori, il tesserato dell’Everton era stato immediatamente sospeso dal club. Dopo 20 mesi di indagini, sono cadute tutte le accuse ed è stato prosciolto con formula piena.
A cura di Alessio Pediglieri
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Dopo 20 mesi di indagini, sembra essere finito in modo definitivo l'incubo ad occhi aperti per un giocatore di Premier League che nel luglio 2021 era stato arrestato con l'infamante accusa di abusi su minori. Motivo per il quale il club di appartenenza, l'Everton, aveva immediatamente provveduto alla sospensione a tempo indeterminato del proprio giocatore pur non diramando mai il nome e cognome per privacy. Adesso, la polizia ha emesso una nota ufficiale in cui conferma come tutte le accuse siano cadute.

Per il giocatore dell'Everton non ci saranno ulteriori azioni legali, visto che dopo essere stato arrestato per reati sessuali su minori nell'estate 2021, adesso è stato scagionato da ogni capo d'accusa e potrà, eventualmente, riprendere se non la sua carriera sportiva, interrotta quasi 20 mesi fa e oramai compromessa, almeno la sua vita privata.

Lo ha confermato la polizia di Greater Manchester in un comunicato ufficiale in cui si legge: "L'uomo di 33 anni che è stato arrestato in relazione a un'indagine aperta nel giugno 2021 non dovrà affrontare ulteriori azioni a suo carico. La squadra investigativa e il Crown Prosecution Service hanno lavorato insieme e sono giunti alla decisione che le prove disponibili in questo momento non raggiungono la soglia stabilita dal Codice per i Crown Prosecutors".

Le indagini, che si sono svolte nel silenzio più assoluto in questi mesi non hanno prodotto ulteriori prove a carico del giocatore, oggi pienamente prosciolto: "La polizia di Greater Manchester è impegnata a indagare sulle accuse per garantire i migliori risultati possibili per tutti i soggetti coinvolti e continuerà a lavorare con le agenzie partner per garantire che le persone siano supportate durante le indagini e oltre", ha concluso la nota ufficiale delle autorità senza diramare le generalità dell'ex indagato.

Gylfi Sigurdsson. nazionale islandese dell'Everton, è stato subito il giocatore collegato all'arresto avvenuto nell'estate 2021
Gylfi Sigurdsson. nazionale islandese dell'Everton, è stato subito il giocatore collegato all'arresto avvenuto nell'estate 2021

Anche se non si è mai fatto il nome del giocatore prima incriminato e poi oggi scagionato,  l'attenzione è subito ricaduta su un tesserato in particolare dell'Everton, Gylfi Sigurdsson. Il nazionale islandese ha giocato la sua ultima gara ufficiale con il suo club il 23 maggio 2021, poi su di lui è calato il più profondo oblio non dopo, però, alcune indiscrezioni che ne rivelavano l'identità sempre taciuta da inquirenti e società. In Islanda, infatti, si è fatto ben presto il suo nome creando un vero e proprio caso, per un giocatore che in patria è considerato da sempre un'autentica icona, eletto per ben 8 anni il miglior calciatore a livello nazionale.

L'Everton ha però creato una vera e propria campana di vetro sul proprio tesserato, di fatto facendolo scomparire dai radar dell'opinione pubblica subito dopo la diffusione della notizia del suo arresto – e rilascio su cauzione – da parte delle autorità britanniche. L'unica notizia ufficiale rilasciata dal club inglese era stata quella successiva all'arresto: "L'Everton può confermare di aver sospeso un giocatore in attesa di un'indagine della polizia. Il club continuerà a supportare le autorità con le loro richieste e non rilascerà ulteriori dichiarazioni in questo momento".

Per Gylfi Sigurdsson un incubo ad occhi aperti che ne ha segnato in modo indelebile sia il destino privato sia quello professionale. Oggi, 33enne e senza più scendere in campo da oltre un anno e mezzo, può dire conclusa la propria carriera nel mondo del calcio. Ma amaramente, a cavallo di quelle accuse, il giocatore islandese fu coinvolto anche da problemi personali e familiari non secondari: scaricato da tutti gli sponsor, ha dovuto anche affrontare la separazione dalla moglie, Alexandra Ivarsdottir, ex Miss Islanda.

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