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Emanuela Perinetti soffriva di anoressia: “Non capiamo perché si sia lasciata spegnere così”

Oggi alle 14:45 i funerali di Emanuela Perinetti, figlia di Giorgio Perinetti, morta a 34 anni nella giornata di mercoledì: “Da tempo stava lottando contro l’anoressia”.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Oggi l'ultimo saluto a Emanuela Perinetti. La notizia della sua morte ha lasciato senza parole tutti: familiari, amici, conoscenti e anche gran parte del mondo dello sport. Ragazza intraprendente, in carriera, dal 2018 tra le 150 donne più influenti del digital, marketing manager nel mondo del calcio e figlia del responsabile dell'area tecnica dell'Avellino calcio, Giorgio Perinetti. Aveva solo 34 anni Emanuela ma grazie alla sua enorme intraprendenza, costanza e professionalità, in pochissimo tempo si era fatta conoscere e apprezzare da chiunque.

Il suo era un talento, un dono. Donna in carriera laureata alla Luiss di Roma in Innovation management, si era specializzata in marketing dello sport. Fu general manager dello Sport Business Unit di Sports Dots nonché co-founder di Cucu Sports e Stadeo. Nella giornata odierna i funerali alle 14:45, alla Basilica di Sant'Eustorgio. Giorgio Perinetti, papà di Emanuela, ha parlato alla Gazzetta dello Sport di quanto accaduto spiegando come Emanuela stesse lottando contro l'anoressia: "Non riusciamo a capire, non riusciamo a capire".

Giorgio Perinetti insieme alle sue figlie Chiara ed Emanuela.
Giorgio Perinetti insieme alle sue figlie Chiara ed Emanuela.

A Milano saranno in tanti oggi a salutare per l'ultima volta Emanuela. "Non riusciamo a capire perché si sia lasciata spegnere così – ha detto papà Giorgio -. I medici hanno fatto il possibile, sono stati bravissimi". Giorgio Perinetti racconta gli ultimi giorni trascorsi tra Avellino e Milano. Dieci giorni fa Emanuela era stata ricoverata al Fatebenefratelli dopo una caduta in casa. Papà Giorgio era preoccupato: "Lei si preoccupava per me, e mi diceva che tutto andava bene. I professionisti che la seguivano le piacevano, ma forse lo diceva solo per tranquillizzarmi".

Le cure sembravano procedere per il meglio e funzionare tant'è che Perinetti lunedì si era recato ad Avellino programmando il ritorno a Milano nella giornata di venerdì e invece Emanuela è morta mercoledì. Perinetti fa ritorno immediatamente nel capoluogo lombardo all'ospedale dove c'era già l'altra sua figlia, Chiara, sorella di Emanuela. Un dolore enorme per la famiglia Perinetti già segnata dalla morte nel 2015 di mamma Daniela, moglie di Perinetti, per un tumore al seno.

Un racconto straziante. Inimmaginabile il dolore provato. "Amava il suo lavoro, era felice – spiega Perinetti che ha anche raccontato quanto amasse lo sport, il calcio, seguendo papà Giorgio da sempre durante tutte le sue esperienze professionali – Le avevo detto di una promessa fatta alla mamma per vederla guarire e lei mi diceva che ce l’avrebbe fatta. Invece l’altro giorno, quando mi ha detto che aveva “parlato” con lei, ho capito che non c’era più nulla da fare". Perinetti conclude: "Mi chiedo come sia possibile spegnersi così, senza nessun problema economico, professionale o sentimentale".

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