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“È un simpatico burlone, un coccolone rispettoso”: la compagna del molestatore di Greta Beccaglia

La vita di Andrea Serrani è andata in pezzi dopo la denuncia di violenza sessuale seguita alla pacca sul sedere rifilata a Greta Beccaglia. La sua compagna lo difende a spada tratta, oltre 750 suoi concittadini creano un gruppo su Facebook per sostenerlo.
A cura di Paolo Fiorenza
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Una donna traumatizzata, Greta Beccaglia, una vita devastata, quella di Andrea Serrani: questo è il bilancio del pomeriggio di follia vissuto ad Empoli nel dopo partita del match contro la Fiorentina. Se infatti la giovane giornalista è la vittima dell'orrendo gesto compiuto in diretta TV dal 45enne marchigiano – quella pacca sul sedere che ne ha violato il corpo e non può avere nessuna attenuante, men che meno la "goliardia" invocata dall'uomo – il ristoratore di Chiaravalle è stato travolto da una tempesta che ha investito anche la sua famiglia e la sua attività lavorativa.

Insulti e minacce sui suoi profili social, ma anche su quelli del suo ristorante, con recensioni che ora parlano di "posto gestito da un molestatore seriale", poi il Daspo di 3 anni che gli impedirà di assistere ad avvenimenti sportivi dal vivo, ma soprattutto la denuncia di violenza sessuale per la quale l'uomo rischia una condanna da 6 a 12 anni di reclusione. "Era solo un gesto goliardico. Non ho mai fatto male a nessuno, vivo amando mia figlia, curando i tanti rapporti di amicizia che ho a Chiaravalle e altrove, ho un locale avviato che ho aperto con tanti sacrifici. Quello che mi fa davvero temere sono le conseguenze che potrei subire riguardo a mia figlia", dice adesso Serrani, piombato in un incubo che sembra senza fine. "Non sono il mostro di tutta Italia", ripete ora, dall'alloggio segreto dove si è trasferito per sparire dalla circolazione per un po'.

Chi non ha abbandonato Serrani è la sua compagna Natascia Bigelli, che al Resto del Carlino si commuove nel descrivere chi è l'Andrea che lei conosce meglio di chiunque altro, l'uomo che ama e che è persona completamente diversa da quella che esce dal video di Toscana TV: "Andry è un grand'uomo, un papà speciale, un amico di tutti. Un simpatico burlone. È dolce ed è un coccolone rispettoso, sempre presente nelle difficoltà di chi ha vicino".

Nulla a che vedere – a suo dire – col molestatore assurto ad archetipo di disprezzo per la dignità delle donne: "Ci facciamo forza a vicenda per quello che ci sta capitando. Siamo su tutte le TV e i giornali. Andrea sia nella vita privata che fuori con le persone che lo conoscono da sempre è disponibile a dare una mano quando qualcuno ne ha bisogno. Lui è sempre pronto a difendere gli altri come ben sanno gli amici che gli vogliono bene. Lui riesce a farti sorridere nei momenti bui. È un uomo molto presente e con un cuore enorme".

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La compagna di Serrani difende a spada tratta "un uomo semplice, ma dal cuore grande, proprio come grande è lui", sorvolando sul gesto compiuto nei confronti della Beccaglia: "Che quella cosa non si fa lo sappiamo. Ma far passare Andrea da maniaco e violentatore è un fatto che ammazza l’anima. Di lui posso dire che ama la famiglia più di ogni altra cosa. Se entri nel suo cuore sei famiglia". Natascia Bigelli non è l'unica a prendere le difese del ristoratore: un gruppo di suoi concittadini ha infatti creato un gruppo facebook per sostenerlo, "Le amiche e gli amici di Andrea".

Premettendo di essere "contrari ad ogni forma di violenza sia nei confronti delle donne, dei bambini, degli uomini ed anche degli animali", gli amici di Serrani – oltre 750 persone – si stringono intorno a lui: "Noi che conosciamo veramente Andrea, possiamo dire che è stato superficiale ma non certo un mostro. Ha agito di impulso, inconsapevole di ciò che avrebbe provocato ma sicuramente non con l’intento di offendere, umiliare o violentare una donna. Noi siamo qui per dare voce ad un uomo che ha sbagliato ma che è pronto a chiedere scusa, a pagare per quel che ha fatto ma che merita di riappropriarsi della sua vita e della sua dignità di uomo, padre e lavoratore".

L'avvocato del 45enne, Roberto Sabbatini, spiega che a tutto c'è un limite e adesso potrebbe anche passare al contrattacco: "Il gesto è stato un errore grave, ma non da rovinare la vita in maniera irreversibile al mio assistito. Adesso valuteremo se denunciare chi fa certe offese. Il riferimento è ai commenti che stanno arrivando via social e non solo. Stanno superando ogni limite che va ridimensionato – dice al Resto del Carlino – Leggo che gli è stato dato del violentatore, non è accettabile. Gli è stato augurato di morire, di finire in carcere. Unica vittima di questa vicenda è la giornalista Beccaglia, a lei va il massimo rispetto per quanto fatto da Serrani, questo voglio ribadirlo. Senza voler minimizzare quanto accaduto, perché non è questa l’intenzione, la vicenda ha però assunto toni eccessivi. Il mio assistito è molto provato, sono giorni che non stacca un attimo, pensa sempre, non mangia".

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