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“È un rompiscatole impressionante”, le parole che non ti aspetti su Ibra

Il capocannoniere della Serie A, ai box per infortunio, è al lavoro per sorprendere tutti e rientrare prima del previsto. “Con lui si è alzato il livello della squadra. Si è preso tutte le responsabilità e ha inculcato alla squadra l’idea di poter vincere contro chiunque”, ha dichiarato Paolo Maldini.
A cura di Alberto Pucci
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Dopo aver ritrovato Stefano Pioli e il vice Giacomo Murelli, rientrati al centro sportivo di Milanello dopo la positività al Coronavirus, il Milan ora attende a braccia aperte anche il ritorno di Zlatan Ibrahimovic. L'attaccante svedese, fermo per un infortunio al bicipite femorale della coscia sinistra rimediato nel match contro il Napoli, sta infatti cercando di forzare i tempi per essere nuovamente a disposizione della squadra il prima possibile. Una risposta definitiva sul suo rientro, il giocatore l'avrà venerdì prossimo quando sarà sottoposto ad un nuovo controllo medico.

Anche se il ‘Gigante di Malmoe' ha abituato tutti a recuperi lampo, la sua presenza in campo a Genova contro la Sampdoria è al momento da escludere. I tifosi rossoneri potranno invece contare su di lui per la partita successiva contro il Parma o nella migliore delle ipotesi per quella di Praga: soprattutto se questa partita diventerà decisiva per il passaggio del turno europeo.

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Maldini racconta il ritorno di Ibrahimovic

"Ibra rompe le scatole in maniera impressionante – ha spiegato con un sorriso Paolo Maldini, nell'intervista concessa a Dazn – Io credo che molto spesso questi ragazzi prima del suo arrivo venissero frenati dalle responsabilità. Quando è arrivato ha invece detto: ‘Voi siete giovani, correte, fate quello che dovete fare, le responsabilità me le prendo io‘. Come siamo riusciti a convincerlo? Avevamo questa idea già dal gennaio precedente, ma lui è rimasto ai Galaxy lasciandoci comunque una porta aperta".

"Secondo me, Massara e Boban era proprio l'uomo giusto che ci serviva – ha aggiunto l'ex capitano rossonero – Però che fosse un rischio era sicuro. Veniva da due anni di MLS. È una cosa completamente diversa. Ma lui stesso quando gli abbiamo proposto 18 mesi di contratto ci ha detto: ‘Facciamo sei mesi perché non sono sicuro di cosa vi posso dare'. Baresi e van Basten erano dei super campioni, ma Ibra per quello che ha fatto e per quello che sta facendo è senza dubbio a quel livello lì".

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