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E ora Antonio Conte deciderà il destino della Juventus: “Morte tua, vita mia”

Domenica prossima la Juventus ospita l’Inter per un match che, alla luce della sconfitta con il Milan, può essere esiziale. Ironia della sorte, dopo aver strappato lo scudetto e interrotto un dominio quasi decennale, sarà Antonio Conte a decidere le sorti dei bianconeri, ancora in corsa per la Champions.
A cura di Maurizio De Santis
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L'Inter ha vinto lo scudetto spezzando il dominio della Juventus che in Serie A durava da (quasi) 10 anni. La partita con l'Inter, che domenica prossima sarà ospite dei bianconeri a Torino, può essere esiziale per la squadra di Pirlo. Sulla panchina dell'Inter (rivale storica) c'è un ex juventino (da calciatore e da allenatore). La nemesi per la ‘vecchia signora' è inesorabile, beffarda, severa nel far valere la legge del contrappasso: 1) essere sconfitta dallo stesso tecnico che aveva avviato il ciclo vincente, salvo mollare tutto e andare via in polemica su mercato e investimenti con la frase sui "dieci euro in tasca in un ristorante da cento"; 2) vedere il proprio destino che può essere deciso da un vecchio amico/nemico. Perché certi amori (ma anche un certo odio) non finiscono, fanno giri immensi e poi ritornano.

Tra Conte e la Juventus funziona così da tempo e il diverbio – con tanto di urla e gestacci reciproci con il presidente, Andrea Agnelli, tra campo e tribuna ripresi dalla telecamera – in occasione della sfida di Coppa Italia è iconico. Per la serie, c'eravamo tanto a(r)mati. I tifosi ne hanno chiesto la rimozione della stella dallo Stadium, i rapporti con il massimo dirigente sono al limite della sopportazione. Ce n'è abbastanza per comprendere quale sarà il tenore della sfida che tra sette giorni vedrà l'Inter di scena all'Allianz Stadium e, più ancora, quali saranno approccio e raccomandazioni che il tecnico farà alla squadra. Non è (solo) questione di rivalsa, basta avvolgere la sequenza videoclip e ascoltarne le parole dopo il successo contro al Sampdoria per comprendere in pieno cosa intenda per mentalità vincente.

L'alterco tra campo e tribuna tra Antonio Conte e il presidente della Juventus, Andrea Agnelli
L'alterco tra campo e tribuna tra Antonio Conte e il presidente della Juventus, Andrea Agnelli

"Nel momento in cui si entra sul rettangolo verde diventiamo tra virgolette degli animali da campo". È il concetto che spiega bene quale sia l'interpretazione che chiede alla squadra perché "quando c'è competizione, morte tua o vita mia". E se non è ancora abbastanza chiaro l'affermazione successiva è esplicativa: "C'è solo un obiettivo… vincere. La vittoria deve entrare nel cervello e diventare un'ossessione. Solo diventando un'ossessione puoi migliorarti e andare uno step avanti". Nemmeno ipotizza che i calciatori possano avere un calo di tensione da ‘pancia piena', scudetto in tasca e clima di festa.

All'orizzonte ci sono la Roma e la Juventus, Conte glissa sul match contro i bianconeri e la chiosa è un manifesto di ciò che si attende dal gruppo, di ciò che dovranno aspettarsi gli avversari. "Affronteremo le restanti gare facendo sempre il massimo come abbiamo sempre fatto". Morte tua, vita mia.

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