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È morto Uwe Seeler, bomber dell’Amburgo e icona del calcio tedesco: rifiutò di trasferirsi all’Inter

“Se ne va il più grande di tutti”, così ha scritto l’Amburgo sui suoi profili social per dare la notizia della morte di Uwe Seeler, leggendario attaccante tedesco e simbolo del club. Fu il capitano in Italia-Germania 4-3 del 1970.
A cura di Vito Lamorte
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Il calcio tedesco è in lutto per la morte di Uwe Seeler, bomber leggendario dell'Amburgo e icona del calcio teutonico. L'annuncio è arrivato dal club per cui ha giocato per vent'anni, dai 16 ai 36 anni, e di cui è il bomber all time con 507 gol in 587 partite. Seeler era il capitano della Germania in occasione della semifinale dei Mondiali del 1970 allo stadio Azteca di Città del Messico contro l'Italia. Si classificò terzo al Pallone d'Oro nel 1960.

"Piangiamo Uwe Seeler . Il più grande HSVer di tutti i tempi è morto all'età di 85 anni. Riposa in pace, caro Uwe": questo l'annuncio dell'Amburgo sui suoi profili social per comunicare la scomparsa di Der Dicke ("il Grosso"), che in carriera ha vinto nove campionati Oberliga Nord consecutivi (dal 1955 al 1963), un campionato tedesco (1960) e una Coppa di Germania (1963). Venne eletto calciatore tedesco dell'anno nel 1960, 1964 e 1970.

Il suo rifiuto ad un'offerta importante dell'Inter nel 1961 gli permise di ritagliarsi un posto nel cuore dei tifosi dell'Amburgo per sempre. È stato presidente dell'HSV dall'ottobre del 1995 al giugno 1998.

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Come già anticipato, è stato un simbolo anche della nazionale tedesca con le 72 partite e 43 gol. È stato quaranta volte capitano ed era lui ad indossare la fascia nella leggendaria partita nel Mondiale del 1970, quando l'Italia vince per 4-3 e si qualificò per la finale dopo 120′ che vengono ricordati ancora oggi come ‘El partido del Siglo'. Seeler ha disputato quattro Mondiali, dal 1958 al 1970, e nel 1966 fu titolare nella finale persa contro gli inglesi a Wembley.

È stato il primo giocatore di sempre a disputare venti partite ai Mondiali (21 in tutto) e il primo a segnare in quattro edizioni della Coppa del Mondo: condivideva questo record con Pelé ed è stato battuto soltanto recentemente da Miroslav Klose e Cristiano Ronaldo.

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