É morto Schnellinger, senza di lui non ci sarebbe stata Italia-Germania 4-3: giocò con Milan e Roma
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A 85 anni è morto Karl-Heinz Schnellinger, bandiera del Milan con cui vinse la Coppa dei Campioni. Schnellinger giocò anche con la Roma ed è stato anche un giocatore della nazionale della Germania. Giocò i Mondiali del 1966 e quelli del 1970. Nella partita del secolo, Italia-Germania Ovest 4-3, realizzò il gol che portò l'incontro ai supplementari. Di fatto diede il là a un incontro epico. Schnellinger era malato da tempo ed è venuto a mancare all'Ospedale San Raffaele di Milano.
Con il Milan vinse la Coppa dei Campioni
Dieci trofei vinti da calciatore, la Coppa dei Campioni con il Milan di Rivera è senz'altro quello principale. Una vita nel Milan, nove stagioni, un'esperienza importante con la Roma e un'annata anche con il Mantova. Schnellinger, che giocò anche con il Colonia, fece dell'Italia poi la sua casa, perché decise di rimanere in Italia ed è rimasto per sempre nel BelPaese. 47 partite con la Germania Ovest, compresa la finale giocata ai Mondiali del 1966, nel 1970 chiuse al terzo posto. Tra i dieci trofei ci sono lo scudetto, la Coppa dei Campioni e l'Intercontinentale con il Milan. Quattro le Coppe Italia (tre con i rossoneri e una con la Roma).
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Schnellinger rese epica Italia-Germania 4-3
Ma Schnellinger il suo posto nel mondo del calcio lo ha conquistato per un gol che materialmente non è servito a nulla ma che in realtà ha reso epica la semifinale dei Mondiali di Messico 1970 tra Italia e Germania Ovest, che è stata la partita più bella del secolo scorso. Quella partita finì 4-3 con il gol decisivo di Gianni Rivera, ma la rete che portò l'incontro ai tempi supplementari lo realizzò proprio lui Karl-Heinz Schnellinger che con una zampata batté Albertosi e pareggiò.
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Un mito Schnellinger, nella partita del mito, che se n'è andato meno di un anno dopo il suo compagno di squadra al Milan Giovanni Lodetti e pochi mesi dopo il suo capitano in nazionale il ‘Kaiser' Franz Beckenbauer e pure un altro grande terzino sinistro tedesco e cioè Andy Brehme.
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