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È morto Roman Guzman, primo calciatore scomparso per Covid: morti anche il padre e lo zio

È morto Franz Roman Guzman, calciatore boliviano di 25 anni, in forza all’Universitario de Beni: è il primo giocatore di calcio professionista a morire a causa del Covid. La sua storia è quella di una tragedia familiare: il virus ha portato via, nel giro di pochi giorni, anche il padre Belizario e lo zio Luis Carmelo.
A cura di Redazione Sport
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Franz Roman Guzman, calciatore boliviano, è morto a 25 anni a causa del Covid-19. Si tratta del primo giocatore di calcio professionista deceduto a causa del virus. Una storia resa ancora più amara dalla triplice tragedia che ha colpito la sua famiglia: nel giro di pochi giorni, insieme al giovane sono morti – dopo aver contratto il Covid – anche il padre Belizario e lo zio Luis Carmelo. Entrambi lavoravano nel mondo del calcio, la grande passione di famiglia. Una famiglia spezzata dal Coronavirus.

Il dipartimento di Beni è una delle zone più colpite dalla pandemia in Bolivia. E proprio la tragica vicenda della famiglia Roman è stata colta dalle autorità per un ulteriore invito alla prudenza, rivolto a tutta la popolazione, anche in considerazione delle difficoltà della zona in termini di strutture ospedaliere.

"Questa malattia è stata trasmessa ad atleti riconosciuti – ha spiegato Angel Suarez, dirigente calcistico del dipartimento di Beni -, è un peccato dare questo tipo di informazioni. In quanto associazione siamo scioccati da tutto ciò che sta accadendo nel paese e nel mondo per un virus che si è già preso molte vite. Il coronavirus sta colpendo Beni, alla gente chiediamo di attenersi alle disposizioni del governo".

Franz Roman Guzman è stato il primo, in famiglia, ad essere contagiato dal virus. Costretto a letto per diverse settimane, a lottato a lungo con l'infezione ai polmoni che nel frattempo era stata trasmessa anche al padre e allo zio.

Chi era Roman Guzman

Roman Guzman, soprannominato Pikiki, era un calciatore dell'Universitario de Beni. Nel corso della sua carriera si era distinto in particolare a livello giovanile: cresciuto nel vivaio del Nacional Potosì, era rientrato nel giro delle varie selezioni della nazionale boliviana. Attualmente, con la sua squadra, militava in Seconda Divisione.

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