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È morto Humberto Maschio, uno degli ‘Angeli dalla faccia sporca’ con Angelillo e Sivori: aveva 91 anni

È morto Humberto Maschio, uno degli ‘Angeli dalla faccia sporca’ con Angelillo e Sivori: aveva 91 anni.
A cura di Vito Lamorte
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Maschio, Angelillo e Sivori: i tre 'Angeli dalla faccia sporca'.
Maschio, Angelillo e Sivori: i tre ‘Angeli dalla faccia sporca'.

Una brutta notizia per il calcio mondiale arriva dall'Argentina. È morto Humberto Maschio, uno degli ‘Angeli dalla faccia sporca' con Angelillo e Sivori: aveva 91 anni. Arrivato in Italia al Bologna dopo essere cresciuto al Racing Club, Maschio è una mezzala di buon passo e dall’ottima struttura fisica, dotato di grande tecnica e di un buon tiro dalla distanza oltre alla grande capacità di calciare le punizioni.

Questa la nota ufficiale del Racing Club di Avellaneda: "Con profondo dolore annunciamo la scomparsa di Humberto Maschio, campione del calcio argentino, americano e mondiale con la nostra maglia. Coloro che lasciano il segno non si dimenticano mai… Sarai sempre nei nostri cuori, caro Bocha!".

Perché Angelillo, Sivori e Maschio erano gli “Angeli Dalla Faccia Sporca”

Antonio Valentin Angelillo, Omar Sivori e Humberto Maschio vennero chiamati gli "Angeli Dalla Faccia Sporca", in spagnolo "Angeles de la cara sucia", perché uscivano dal campo coperti di fango e terriccio: un nomignolo che testimoniava il loro grande impegno oltre alla loro grande classe e capacità di essere pericolosi in zona gol.

I tre calciatori argentini divennero famosi dopo aver vinto il Campeonato Sudamericano de Futbol, ovvero l’attuale Copa America, con la maglia della Seleccìon e dopo quel trionfo per i tre giovani si aprirono le porte dell’Italia.

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Maschio in Italia e con la maglia della Nazionale ai Mondiali del '62

Dopo l'esperienza al Bologna, Maschio passò all'Atalanta: il triennio con gli orobici gli permise di ritrovarsi e di ricevere la chiamata dall'Inter di Helenio Herrera nel 1962, ma un avvio di campionato non proprio brillante lo fece finire ai margini in favore del giovane Sandro Mazzola. Vinse lo Scudetto, primo trofeo della Grande Inter, ma non lo fece fa protagonista.

Passò alla Fiorentina vinse la Coppa Italia 1965-1966 ma con questa avventura si chiuse il suo periodo in Italia: tornò al Racing, in Argentina, con cui vinse nel 1967 la Copa Libertadores e l'Intercontinentale.

Dopo il suo arrivo in Italia venne naturalizzato e fece il suo esordio in amichevole contro la Francia il 5 maggio 1962: Humberto Maschio venne convocato per i Mondiali in Cile dello stesso anno e fu uno dei protagonisti della "battaglia di Santiago", con Leonel Sánchez che gli provocò la frattura del setto nasale dopo avergli sferrato un pugno nel corso di un'azione di gioco.

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