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È morto Ginulfi, il portiere della Roma che parò un rigore a Pelè: il suo nome è nella storia

All’età di 82 anni è morto Alberto Ginulfi, il portiere della Roma che parò un rigore a Pelé nel 1972. Era soprannominato “il gatto del Cupolone”.
A cura di Vito Lamorte
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Pelé fa i complimenti a Ginulfi per il rigore parato.
Pelé fa i complimenti a Ginulfi per il rigore parato.

Lutto nel mondo del calcio italiano. All’età di 82 anni è morto Alberto Ginulfi, ex portiere di Roma, Verona e Fiorentina tra gli anni ’60 e ’70. Il classe 1941, cresciuto nelle giovani dei giallorossi, ha scritto il suo nome nella storia per aver parato un rigore a Pelé in un’amichevole contro il Santos allo stadio Olimpico nel 1972.

Nel suo lungo periodo con la casacca della Roma è stato un punto di riferimento per i tifosi della Magica e con la casacca giallorossa vinse un Torneo Anglo-Italiano e due volte la Coppa Italia: nella stagione 1963-1964 e in quella 1968-1969. Nel 1974è stato vicinissimo alla convocazione in azzurro ma fu fermato a causa di un problema cardiaco. Successivamente è stato allenatore in seconda e preparatore dei portieri di diverse squadre, tra cui Udinese e Napoli.

Il ricordo della Roma sui suoi profili social: "Il portiere giallorosso che parò un rigore a Pelé. L'AS Roma piange la scomparsa di Alberto Ginulfi e si stringe al dolore dei suoi familiari".

Il momento che, però, gli ha permesso di rimanere nella storia della Roma, del calcio italiano e di quello internazionale è datati 3 marzo 1972: Alberto Ginulfi parò un calcio di rigore da Pelé, durante un'amichevole tra i capitolini e il Santos allo stadio Olimpico davanti a 70 mila spettatori.

O Rei si complimentò con lui per avergli bloccato il tiro dagli undici metri e dopo la partita gli regalò la sua maglia. In un'intervista di qualche anno fa svelò: "Chissà quanti soldi ci faccio se la vendo".

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Ginulfi è nato nella Capitale il 30 novembre 1941 nel quartiere di San Lorenzo ed è cresciuto nella Roma, tanto che nel 1959 conquistò il titolo di Campione d'Italia con la squadra delle giovanili. È stato il portiere di riserva alle spalle di Cudicini e Pizzaballa prima di prendersi la numero 1 nella stagione 1969/1970 all'età di 28 anni.

Era molto forte tra i pali e la sua agilità gli valse il soprannome "il gatto del Cupolone".

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