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È morto ‘el Trinche’ Carlovich, il mito di Maradona: ucciso per una rapina

Dopo l’aggressione, per il furto della bicicletta, “El Trinche” era stato immediatamente trasportato in ospedale ma l’enorme ematoma in testa e la conseguente emorragia non gli hanno lasciato scampo. Aveva 74 ed era uno dei miti di Diego Armando Maradona: “Il miglior calciatore ha mai giocato a Rosario”. Famoso per il suo ‘doppio tunnel’ in una amichevole del 74 contro la sua nazionale, venne sostituito per ‘manifesta superiorità’
A cura di Alessio Pediglieri
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Tomás Trinche Carlovich, gloria storica del calcio argentino, legato al ‘Rosario' e ex calciatore amato da sempre anche da Diego Maradona, è morto questo venerdì all'età di 74 anni. El Trinche non è riuscito a superare l'operazione di emergenza a cui è stato sottoposto questo venerdì.  Carlovich aveva subito un'aggressione in seguito alla quale aveva ricevuto un violentissimo colpo in testa con ematoma interno e conseguente emorragia. Gli aggressori gli hanno rubato la bicicletta.

L'ex calciatore era stato ricoverato in ospedale, il Clemente Alvarez Emergency Hospital (Heca), in urgenza nella giornata di mercoledì, nel pomeriggio, dopo l'aggressione violenta che aveva subito a Cordova e Paraná mentre era in sella alla sua nuova bicicletta. Dalle prime ricostruzioni, i ladri lo hanno raggiunto per poi spingerlo giù dalla bici facendogli colpire la testa sul marciapiede. Un colpo fatale per il quale ‘El Trinche' ha perso immediatamente i sensi. Ricoverato d'urgenza Carlovich è rimasto in coma due giorni e alla fine si è optato per il delicatissimo intervento chirurgico per ridurgli l'ematoma che ha causato un'ictus. Ma non c'è stato nulla da fare.

El Trinche imperversava nel calcio argentino a cavallo degli anni 60, facendo innamorare appassionati e tifosi e facendo ammattire gli avversari di turno: abile, dribblatore, nato, capace di accarezzare il pallone con una tecnica sopraffina e riconosciuta da tutti, Carlovich non ebbe una carriera all'altezza delle sue qualità, spesa tra Rosario, Central Cordoba e altre squadre di profilo minore, ritirandosi nel 1986. Un esteta del calcio che ebbe anche la consacrazione di Diego Armando Maradona che, definito da un giornalista il miglior talento argentino di Rosario, rispose: "Il miglior calciatore ha già giocato a Rosario, e il suo nome è Carlovich"

Carlovich però godeva di una stima incondizionata all'interno del mondo del calcio argentino. E si divertiva a divertire, come in occasione di una partita tra il suo Central Córdoba e il Talleres de Remedios de Escalada, gara in cui nacque – racconta l'aneddotica – dietro richiesta di un tifoso, il ‘doppio tunnel', avanti e indietro allo stesso avversario. Gesto che Carlovich portò con sè da lì in avanti. Nel 1974, per preparare la nazionale argentina ai Mondiali, si organizzò una amichevole tra gli uomini di  Vladislao Cap e una rappresntativa di Rosario. Dove, insieme a Kempes, Zanavria,Killer e Aimar giocava anche Carlovich. Per ‘manifesta superiorità' venne sostituito prima della fine, perché stava umiliando i connazionali della sua Nazionale.

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