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È morto Christian Argurio, il direttore sportivo del Novara stroncato da un malore: aveva 52 anni

Altro lutto improvviso per il mondo del calcio italiano: il direttore sportivo del Novara Christian Argurio è morto a causa di un malore accusato negli scorsi giorni all’età di 52 anni.
A cura di Michele Mazzeo
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Altro lutto nel mondo del calcio nei giorni in cui si dà l'ultimo saluto all'icona di Italia '90 Totò Schillaci. È morto all'età di 52 anni il direttore sportivo del Novara Christian Argurio a causa di un malore che lo ha colto negli scorsi giorni con le sue condizioni che erano apparse subito disperate. Ad annunciarlo è stata la stessa società piemontese attraverso i propri canali social:

"Con un dolore straziante, Novara Football Club comunica la scomparsa del direttore sportivo Christian Argurio. Dopo il malore occorso nella giornata di martedì, si è spento oggi presso l'Ospedale Maggiore di Novara. La Società intera è distrutta per l'improvvisa e incommensurabile perdita. Anima buona, un amico e un punto di riferimento per tutti, sempre disponibile con la sua gentilezza e professionalità. La sua straordinaria umanità, unita alla sua grande conoscenza del calcio, hanno lasciato un segno indelebile nel nostro cuore. In questo momento di profonda sofferenza, ci stringiamo attorno alla compagna Roberta, al figlio e a tutta la famiglia" si legge infatti nella nota diramata dal club che milita attualmente in Serie C.

Chi era Christian Argurio

Christian Argurio era stato nominato direttore sportivo del Novara lo scorso 27 febbraio dopo l'esperienza nella Serie A croata come responsabile dell'area tecnica del Nk Istra 1961 e prima ancora come dirigente dell'Hajduk Spalato. Quella del professionista messinese 52enne scomparso oggi è stata una carriera in crescendo con tante mansioni svolti fra cui team manager e osservatore e responsabile scouting, iniziata nella squadra della sua città natale, il Football Club Messina Peloro, e proseguita poi tra Udinese, Bari, Catania (dove, tra gli altri, portò Petkovic e Gyomber), Akragas e Juventus (fu decisivo nel trasferimento in bianconero di Marko Pjaca) prima di spostarsi in Croazia.

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