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È morto Barry Bennell, l’allenatore condannato per abusi su minori: era ‘l’incarnazione del diavolo’

È morto in carcere Barry Bennell, l’ex allenatore di calcio giovanile condannato a 30 anni di reclusione per abusi sessuali su minori: il giudice lo definì “incarnazione del diavolo”, “male allo stato puro” e “pedofilo su scala industriale”.
A cura di Vito Lamorte
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È morto a 69 anni Barry Bennel, ex allenatore di calcio delle giovanili di Manchester City, Crewe Alexandra, Stoke e Leeds United, colpevole di aver abusato sessualmente di 12 minori di età compresa fra gli otto e i quindici anni tra il il 1979 e il 1991. Era malato di cancro ed è morto in carcere.

Il tribunale di Liverpool lo aveva condannato a 30 anni di reclusione e il giudice lo aveva definito “incarnazione del diavolo”, “male allo stato puro” e “pedofilo su scala industriale”. Invitava a casa sua i bambini, un appartamento che assomigliava più a una sala giochi che a un’abitazione e lì avvenivano le violenze.

Il suo nome è un vero e proprio incubo per un’intera generazione di piccoli calciatori inglesi ma dal 2016 in molti hanno denunciato le sue malefatte dopo che il giornale inglese The Guardian pubblicò un lungo articolo con le rivelazioni di Andy Woodward, ex calciatore inglese che nei primi anni Novanta subì per un lungo periodo violenze sessuali da parte di Bennell.

In seguito diversi altri calciatori passati per le giovanili del Crewe Alexandra raccontarono di aver subito anche loro delle violenze sessuali da parte di Bennell e di averlo raccontato solamente ai propri familiari. Prima della condanna a 30 anni l'allenatore era stato condannato in tre diversi processi per abusi su almeno una ventina di minorenni, ma nessuno dei casi per cui era stato condannato riguardava i ragazzi che allenò al Crewe Alexandra fra gli anni Ottanta e Novanta.

C'è stata anche un’inchiesta indipendente che si è conclusa nel 2021 con un risultato sconcertante: fra il 1970 e il 1995 la Football Association non è stata in grado di garantire la sicurezza dei suoi piccoli calciatori e così ha permesso a Barry Bennell di distruggere la vita di tanti ragazzi.

Un'altra tappa in una storia che ha davvero lasciato senza parole per diverso tempo tutta l'Inghilterra.

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