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È morto a 66 anni il fratello di Antonio Cabrini: fatale un attacco cardiaco

A otto mesi dalla prematura scomparsa del padre Vittorio, l’ex calciatore della Juventus e della Nazionale campione del mondo in Spagna nel 1982 piange anche la morte del fratello Ettore. Per l’imprenditore 66enne, deceduto improvvisamente nelle scorse ore a Cremona, è stato fatale un attacco cardiaco.
A cura di Alberto Pucci
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Dopo la scomparsa del padre Vittorio, Antonio Cabrini piange anche la prematura morte del fratello Ettore. L'uomo, che si era trasferito da qualche anno a Cremona nella casa della nonna materna, aveva 66 anni e secondo le prime ricostruzioni sarebbe stato stroncato da un attacco cardiaco. Il fratello dell'ex calciatore della Juventus e della Nazionale campione del mondo in Spagna nel 1982, era tra l'altro molto conosciuto in città per aver aperto una serie di locali particolarmente frequentati.

Il dolore per il padre Vittorio

La notizia della scomparsa di Ettore Cabrini, ha ovviamente colto di sorpresa tutti i cittadini di Cremona e ha stretto tutto il mondo del calcio intorno ad Antonio, che nel capoluogo lombardo non solo è nato ma ha anche mosso i suoi primi passi da calciatore. Soltanto otto mesi fa, Antonio Cabrini era stato raggiunto anche da un'altra drammatica notizia: la morte di papà Vittorio. Il padre dell'ex campione iridato, così come i due figli, era molto stimato nella sua comunità: abitava a cascina Mancapane, a Castelverde (in provincia di Cremona) ed era considerato un agricoltore stimatissimo, molto attivo nel volontariato e sempre pronto a impegnarsi in opere di solidarietà.

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Antonio Cabrini e il Mondiale 1982

Ospite pochi giorni fa di un noto programma televisivo di Rai Uno, Antonio Cabrini ha raccontato la sua infanzia passata a Cremona: "Sono cresciuto rincorrendo un pallone e ho avuto un’infanzia molto spensierata – ha spiegato l'ex Juventus – non avevo il sogno di diventare calciatore, mi piaceva semplicemente giocare a palla. Poi sono entrato nel settore giovanile della Cremonese, da lì è partito tutto. Il trionfo del 1982? È sempre bello parlarne. Quando vedi che parlando di questa impresa la gente si emoziona è una enorme soddisfazione. Credo che quello per l’Italia sia stato il Mondiale dei Mondiale".

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