È la peggior Juventus degli ultimi 60 anni: difesa e contropiede non bastano più ad Allegri
La Juventus è in grande difficoltà. Il successo contro il Malmo in Champions non è riuscito a cancellare l'enorme disagio di una squadra che invece in campionato fa ancora enorme fatica. Contro il Milan è arrivato il secondo pareggio in quattro partite, che sommato alle due sconfitte contro Empoli e Napoli, vede la Juventus al terzultimo posto in classifica con soli due punti conquistati. Una posizione che non può essere la normalità per una squadra che ha puntato nuovamente su Massimiliano Allegri in panchina cercando di riconquistare lo scudetto vinto dall'Inter lo scorso anno.
Solo 4 gol e una media di un gol a partita che mette ancora una volta in evidenza la sterilità di un attacco che dopo l'addio di Cristiano Ronaldo sembra davvero avere grandi difficoltà. Morata e Dybala non bastano e Kean non è ancora entrato in pieno nei meccanismi tattici dell'allenatore bianconero. La Juve non faceva 2 punti nelle prime 4 giornate dalla stagione 1961/62. E questo già basterebbe per capire il momento dei bianconeri che contro il Milan hanno mostrato un gioco basico che ha funzionato fino a un certo punto fino a sgretolarsi su stesso quando i rossoneri hanno cominciato ad alzare il ritmo della partita.
Allegri e un gioco prevedibile: Locatelli non può fare il regista
Il 4-4-2 di Allegri è sembrato molto ben congeniale a questa squadra nella prima fase di gara. Le verticalizzazioni sugli esterni, con i lanci su Cuadrado e Rabiot, hanno funzionato fin quando i rossoneri non hanno preso le misure a una Juventus che è poi sembrata in difficoltà nel riuscire a reagire. Mancava un piano B, e la profondità di palloni verso Dybala e Morata è diventata presto prevedibilissima e preda della difesa milanista.
L'ingresso di Kulusevski e Chiesa non ha dato i suoi frutti con i due giovani esterni d'attacco apparsi, per diversi motivi, ancora fuori dagli schemi di Allegri. Il tecnico livornese ha però diversi problemi. Bentancur è bravo nei recuperi ma Locatelli ha confermato ancora una volta di non essere un regista. E nemmeno l'atteggiamento di una Juventus bassa e compatta in difesa e feroce nelle ripartenze potrà regalare di nuovo ad Allegri i successi degli anni passati se gli uomini in campo non sembrano essere congeniali al gioco che ha intenzione di esprimere l'allenatore.
Numeri e statistiche di una Juve lontana dalle stagioni migliori
Per la quarta volta nella sua storia la Juventus non vince le prime quattro partite di Serie A. Era accaduto nel 1942/43, 1955/56 e 1961/62 (in quest’ultima stagione non arrivò lo scudetto, andato al Milan, ma un anonimo dodicesimo posto). La squadra di Allegri, dopo il 2-2 sul campo dell'Udinese, la sconfitta contro il Napoli al ‘Maradona' e il pari interno contro il Milan, ha già totalizzato ben 3 rimonte subite in 4 partite perdendo 7 punti tra primi e secondi tempi.
Zero gol segnati nei secondi 45′ che confermano una sorta di mancanza di concentrazione della squadra nelle fasi cruciali della partita. I tifosi bianconeri più fiduciosi sperano che la Juventus possa ripetere l'impresa della stagione 2015/2016 quando la squadra di Allegri solo alla quarta giornata riuscì a trovare la vittoria contro il Genoa dopo aver perso le prime due sfide pareggiando la terza gara in casa col Chievo. Oggi però sembra tutta un'altra storia e la prossima gara contro lo Spezia sembra essere il match perfetto per risollevare le sorti di una squadra che rischia di precipitare nel baratro.