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Mondiali in Qatar 2022

È il sosia di Maradona, la voce si rincorre: il popolo argentino lo porta in trionfo

Scene di fanatismo collettivo in una città dell’Argentina quando si materializza un uomo somigliantissimo a Diego Armando Maradona: viene sollevato e portato in trionfo dalla gente.
A cura di Paolo Fiorenza
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Il conto alla rovescia verso la finale dei Mondiali di calcio, in programma domenica prossima, prosegue scandito dai sogni di due popoli: Argentina e Francia sanno bene che la posta in palio è altissima, tale da consegnare all'eternità sportiva chi dovesse riuscire a sollevare l'agognata coppa in Qatar. Se per la nazionale transalpina si tratterebbe di un clamoroso bis consecutivo dopo la vittoria del 2018 in Russia, per l'Albiceleste un eventuale successo interromperebbe il digiuno che dura da ben 36 anni, quando Diego Armando Maradona scrisse la propria leggenda con inchiostro indelebile a Messico '86.

Un Maradona che è più che mai presente in questi giorni nei cuori e nei discorsi dei tifosi argentini, legato al suo ‘figlio calcistico' Leo Messi dal filo del destino, in una narrazione che non può che avere come sua conclusione null'altro che la coppa sollevata domenica prossima. O almeno questo è quello che vogliono vedere i sostenitori dell'Albiceleste, immaginando la chiusura ideale di un cerchio in occasione dell'ultima apparizione di Messi in un Mondiale. Una chiusura che sarebbe stata ‘suggerita' dallo stesso Diego con una profezia contenuta in una foto di 36 anni fa.

Maradona, allorra Ct dell'Argentina, abbraccia Messi ai Mondiali del 2010 in Sudafrica
Maradona, allorra Ct dell'Argentina, abbraccia Messi ai Mondiali del 2010 in Sudafrica

Del resto il volto di Maradona spunta ovunque anche in Qatar, negli stadi e per le strade, esibito come un'icona sacra dalla tifoseria della Selección, a mo' di ostensione propiziatoria per le sorti della squadra di Scaloni. A due anni dalla prematura e tragica morte del Pibe de Oro, il dolore per la perdita di uno dei massimi simboli dell'Argentina – anche al di fuori dello sport – è ancora inconsolabile. Un rimpianto che spesso ha dato vita ad allucinazioni di massa diventate fenomeni virali sui social, con fantomatiche apparizioni di un Maradona ancora vivo, che si nasconderebbe agli occhi del mondo.

Rassegnarsi a una perdita è sempre difficile, vale per chiunque ed in ogni contesto, da microstorie familiari ad eroi nei quali ci si è identificati fin da bambini. Anche la vigilia della finale tra Argentina e Francia ha visto spuntare un ‘Maradona in carne e ossa', ma stavolta era così vicino – al punto da poterlo toccare – che nessuno ha potuto pensare che fosse davvero il Diez. L'apparizione è avvenuta nella città di Merlo, in provincia di Buenos Aires, durante i festeggiamenti per la vittoria in semifinale sulla Croazia. Un giovane dai tratti parecchio somiglianti all'ex capitano del Napoli è spuntato nel bel mezzo delle celebrazioni: la voce si è rapidamente diffusa e il sosia di Maradona è stato letteralmente portato in trionfo dalla gente, al grido di "Olé, olé, olé, olé, Diego, Diego".

Il look dell'uomo era quello del primo Maradona, quello ‘selvaggio' di inizio carriera. Chioma folta, filo di barba, sembrava davvero di avere davanti il Dieguito di Argentinos, Boca e Barcellona. E poi addosso la maglia iconica del match contro l'Inghilterra a Messico '86, quella blu con gli stemmi dell'AFA e del fornitore tecnico Le Coq Sportif. Difficile non provare un tuffo al cuore.

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