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Napoli Champions League 2019-2020

E adesso scompaiono anche le multe? Ecco perché la squadra ha applaudito De Laurentiis

Confermare Carlo Ancelotti oppure accogliere Rino Gattuso. Aurelio De Laurentiis ha scelto la seconda opzione licenziando il tecnico di Reggiolo. Lo ha fatto con un tweet ufficiale alle 23.38, un’ora prima aveva compiuto un altro passo importante. Era sceso nello spogliatoio, s’era complimentato con la squadra sia per la prestazione sia per la qualificazione agli ottavi di Champions, ha parlato al gruppo e ricevuto l’applauso da parte dei calciatori.
A cura di Maurizio De Santis
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Confermare Carlo Ancelotti oppure accogliere Rino Gattuso. Aurelio De Laurentiis ha scelto la seconda opzione licenziando il tecnico di Reggiolo. Lo ha fatto con un tweet ufficiale alle 23.38, un'ora prima aveva compiuto un altro passo importante. Era sceso nello spogliatoio, s'era complimentato con la squadra sia per la prestazione sia per la qualificazione agli ottavi di Champions, e aveva ricevuto l'applauso da parte dei calciatori. Tutti. Il motivo di tanta euforia? Con ogni probabilità la ragione è da ricercare nell'aspetto economico (come rilanciato da Il Napolista) e in particolare delle multe (tanto severe quanto temute) che verranno in qualche modo mitigate rispetto alle intenzioni furenti e bellicose delle settimane scorse. Non ci sono ancora conferme ufficiali al riguardo ma è molto probabile che l'entusiasmo non sia solo legato all'esito della serata.

Il presidente voleva la qualificazione agli ottavi di finale, l'ha ottenuta. In Champions il cammino della squadra è stato costante, a tratti anche esaltante (per le prestazioni contro il Liverpool campione d'Europa), ma il rendimento in Serie A e quanto è entrato a far parte del corredo accessorio di questi mesi (dai risultati fino all'ammutinamento) sono il lato oscuro della forza. Cosa avrebbe fatto il patron? Quale decisione avrebbe preso? Era davvero così convinto che, al netto della vittoria, la soluzione migliore fosse ancora il divorzio dal tecnico? Quanto gli sarebbe costato? E soprattutto, si può mai mandare via un allenatore dopo un risultato del genere (4-0)? Si può farlo adesso quando a maggio, per effetto della clausola, può chiudere la collaborazione con il male minore (500 mila euro di penale)? Sì l'ha fatto, rispondendo con un tweet a tutti gli interrogativi.

Qui a Napoli c'è un problema sul fatto che la squadra non sia riuscita a esprimere le qualità migliori, tra me e i giocatori non c'è alcun attrito – ha ammesso Ancelotti nell'intervista a Sky prima della decisione societaria -. C'è stato qualche episodio, ma come succede da tutte le parti. E non ci sono mai state discussioni con la società, il fatto che io sia stato messo in discussione è normale. I risultati non sono soddisfacenti. Deciderà De Laurentiis cosa fare.

Il pubblico intanto si è schierato compatto tributando il giusto applauso al tecnico. Le sue capacità e la qualità della rosa a disposizione (che può essere emendata, rinforzata a gennaio) non si discutono e la qualificazione agli ottavi di finale può finalmente rappresentare quella svolta tanto attesa. Perché, in cuor suo, De Laurentiis non è mai stato pronto davvero alla separazione, al divorzio, all'esonero. Ma ha dovuto farlo, sacrificando il tecnico e scegliendo la squadra.

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