Dziczek sorride sui social e ringrazia: “Il vostro sostegno significa molto per me”
La quiete dopo la tempesta. Sono stati momenti drammatici quelli che hanno contraddistinto il finale di gara tra Ascoli e Salernitana sabato pomeriggio nel match valido per la 24a giornata. Con i granata in vantaggio 2-0 e pronti a festeggiare una vittoria importantissima in chiave classifica, l'entusiasmo è stato spezzato dal malore che ha colpito in campo Patrick Dziczek. Il centrocampista granata si era improvvisamente accasciato al suolo facendo temere subito il peggio.
Immediati i soccorsi del capitano della Salernitana, Francesco Di Tacchio, e di Vittorio Perugini, avversario in campo con la maglia dei marchigiani, che hanno subito prestato soccorso con freddezza al giocatore. Con loro, anche lo staff medico di entrambe le squadre e l'ambulanza in campo (che ha subito trasportato il giocatore al vicino ospedale), che hanno evitato il peggio. Uno svenimento in campo che sembrava potesse trattarsi di un arresto cardiaco e che invece si è rivelato essere un attacco epilettico.
E mentre Salerno e la Salernitana si stringevano attorno al giocatore speranzosi che tutto potesse rientrare, ecco il messaggio distensivo di Dziczek che oggi pomeriggio, tramite un post su Instagram, ha voluto ringraziare tutti coloro i quali gli sono stati vicino in questi giorni."Ringrazio tutti per i messaggi ricevuti, per tutte le parole di conforto che stanno continuando ad arrivarmi. Non sono in grado di rispondere a tutti ma continuo a leggere messaggi e li apprezzo molto. Ancora una volta vorrei ringraziare Francesco Di Tacchio e Vittorio Parigini e tutto lo staff medico di Salernitana e Ascoli per una reazione immediata e per l’aiuto ricevuto in campo. Vorrei ringraziare tantissimo anche tutti i tifosi della Salernitana, il vostro sostegno significa molto per me. Non mollo mai!". Una sua foto sorridente sul letto d'ospedale con la tuta della Salernitana e un'altra che ritrae lo striscione dei tifosi della Salernitana messo all'esterno dello stadio Arechi con su scritto: ‘Nie poddawaj się' (‘Non arrenderti').