Dybala via dalla Juve a parametro zero, è furioso con i dirigenti: ascolterà altre offerte
Forse è la conseguenza anche di una Supercoppa persa al 121′ e di essere entrato a gara abbondantemente in corso, senza poter dare il contributo desiderato alla propria squadra, come un rincalzo qualunque subentrato a 20 minuti dal 90′. Forse anche per questo, Paulo Dybala ha consumato l'ultimo strappo alla Juventus, in una delle notti più dure e difficili da digerire per il club bianconero, in cui la Joya è stata accantonata da Allegri anche per condizioni fisiche non ottimali, preferendo altre scelte tecniche contro l'Inter. Di certo, sullo sfondo resta una trattativa mai decollata per il rinnovo con il contratto in scadenza il prossimo 30 giugno, data che oramai sembra essere diventata il titolo di coda definitivo.
A meno di clamorosi dietrofront da parte del campione argentino, la realtà è che non vi sarà più spazio per un confronto con la Juventus, optando per un addio a fine stagione, a parametro zero, iniziando ad ascoltare da vicino le reali offerte che arriveranno dal mercato: dopo sette anni di Vecchia Signora, per la Joya sembra proprio giunto il momento di cambiare aria e iniziare una nuova pagina professionale. Una conclusione amara, che arriva a cavallo della sconfitta in Supercoppa ma che ha origini più lontane, legate a una serie di incomprensioni che hanno portato alla distanza tra le parti: da un lato la dirigenza bianconera, dall'altro il giocatore e il suo entourage che si dicono delusi delle nuove scelte del club.
Dopo una serie di primi contatti, è ritornato il gelo e la Juventus ha deciso che a febbraio, quando si proverà un nuovo approccio, l'offerta che si presenterà all'argentino sarà addirittura al ribasso. Il club bianconero aveva provato a soddisfare l'argentino, senza ottenere una risposta positiva immediata, e ora non ci sarà più la disponibilità di arrivare agli 8 milioni più bonus per arrivare facilmente a 10 milioni, che restano la richiesta della Joya, ma una proposta contratto che non supererà gli attuali emolumenti (attorno a 7 milioni e poco più). Una posizione che non è stata digerita dal giocatore attorno al quale è dunque cresciuto il dubbio che possa realmente accettare.
Un'ipotesi concreta e reale: dopotutto anche in Supercoppa Allegri lo ha utilizzato come ultima risorsa, per cercare di scardinare le difese nerazzurre nel finale di partita e nulla più. E poco prima del fischio d'inizio, lo stesso Arrivabene, amministratore delegato bianconero che già in passato aveva freddato la Joya, ha nuovamente manifestato la posizione del club sul fronte contratto: "Voglio vedere grinta, sudore e carattere da chi indossa la numero 10, al momento non ci si confronta con nessuno. Ora c'è da aspettarsi il meglio in campo da parte di chi abbiamo a disposizione. Solo più avanti faremo le nostre riflessioni". Che non sembrano avere presupposti per una trattativa positiva.
