Dybala tra infortunio e rientro: a Barcellona da Cugat, specialista del ginocchio
Paulo Dybala è volato a Barcellona per un consulto specialistico con il professor Cugat. L'attaccante della Juventus, dopo 44 giorni dall'infortunio accusato contro il Sassuolo lo scorso 10 gennaio, sente ancora dolore al ginocchio. Per questo, insieme ad un membro dello staff medico bianconero, è stato in Catalogna per sottoporsi ad ulteriori visite. L'argentino è rientrato questa sera a Torino e si spera che questa visita possa aver fatto chiarezza sull'entità dell'infortunio della Joya.
Nell'andata degli ottavi di Champions League contro il Porto, Dybala è andato in panchina ma Pirlo non ha voluto rischiarlo e infatti nel corso degli allenamenti successivi alla trasferta portoghese, il giocatore ha nuovamente avverato fastidi. Il tecnico bianconero spera che possa tornare contro il Porto per la sfida di ritorno, ma in questo momento è difficile ipotizzare e rischiare il suo rientro. Ma soprattutto forzare un recupero che sembra debba durare ancora per un po' di tempo.
Tra Covid, risentimenti muscolari e legamento, Dybala non ha avuto pace. Doveva star fermo solo 15 giorni ma invece il suo infortunio è sembrato più grave del previsto. La Juventus aveva parlato di una lesione "di basso grado del legamento collaterale mediale" del ginocchio sinistro che prevedeva un recupero minimo di due settimane. Da quel momento in poi c'è stata poca chiarezza circa le condizioni del ragazzo che praticamente da un anno lotta contro gli infortuni. Dal gol all'Inter in casa lo scorso 8 marzo 2020, prima che la pandemia cambiasse le nostre vite, Dybala è stato sommerso dagli infortuni.
Paratici, prima della sfida vinta dalla Juventus in campionato contro il Crotone per 3-0, aveva parlato di una situazione non proprio chiara: "Paulo ha ancora qualche problemino, è come un'altalena: giorni sta meglio altri no – gettando ombre anche sul rinnovo contrattuale – ne stiamo parlando". L'assenza di Dybala, con la Juventus priva di una quarta punta, ha complicato tantissimo i piani di Pirlo che ha dovuto prima spremere Morata e Cristiano Ronaldo, con il primo ancora non al meglio, per poi adattare Kulusevski nel ruolo di seconda punta.