Dybala supplicato dai tifosi della Juventus, “Non andare all’Inter”. Ma lui li gela
La certezza è che Paulo Dybala non giocherà più nella Juventus, dopo 7 anni di quell'amore che non ha a che fare con numeri, reti, assist, infortuni e giudizi non sempre concordi sul suo status di campione. L'amore è altro, è irrazionale, a volte è difficile anche spiegarlo: insomma, o c'è o non c'è. Le lacrime irrefrenabili di Paulino al termine di Juve-Lazio hanno restituito l'immagine del ‘picciriddu' di Palermo, sarà anche per quel volto che si rifiuta di dimostrare i suoi anni. Il pianto dell'argentino e di migliaia di tifosi bianconeri assieme a lui è stato uno psicodramma consumatosi in diretta davanti a milioni di spettatori: tutti nel mondo dovevano sapere cosa ha significato la Juve per Dybala e quanto è stato riamato a Torino.
Quelle lacrime significano anche un'altra cosa, è una dichiarazione cui mancano solo le parole: "Da qua mi hanno cacciato, fosse stato per me sarei rimasto per sempre". Il calcio, come la vita e i rapporti personali, cambia velocemente: dall'accordo raggiunto nello scorso autunno sul rinnovo quadriennale a 8 milioni annui più di 2 di bonus – sembrava mancasse solo la firma – allo scolorire dei sentimenti da parte della Juve, tra continui problemi muscolari e prestazioni altalenanti. Fino al brusco benservito dato al giocatore in una triste mattina di marzo: nessuna offerta di rinnovo, neanche al ribasso, "perché sarebbe stato irrispettoso verso un campione e un uomo come Dybala, che adesso è fuori progetto". Le parole dell'Ad Arrivabene somigliano a quelle di chi lascia qualcuno dicendogli "non ti merito, fa più male a me che a te".
Piangono i tifosi della Juventus e un terribile pensiero li fa stare ancora più male: che il loro amato Paulino possa andare all'Inter, il fiero avversario con cui già sono stati ‘traditi' in tempi recenti da Antonio Conte e Beppe Marotta. E proprio quest'ultimo starebbe corteggiando da mesi Dybala, con accordo a un passo e annuncio a fine campionato: il sentimento di rivincita nei confronti dei vari Agnelli, Arrivabene, Nedved, Cherubini e Allegri – ovvero la spietata giuria che ha condannato l'argentino all'esilio perpetuo da Torino – è proprio una delle chiavi su cui il dirigente varesino sta battendo per convincere la Joya. E poi ovviamente i soldi, non quelli che sperava di prendere Dybala da parametro zero, ma comunque 6 milioni di base fissa più ricchi bonus, per 4 anni. In Serie A l'unico altro club dove potrebbe giocare è la Roma di Mourinho, ma al momento la pista Inter sembra ancora quella più calda.
Lo sanno i tifosi della Juve, lo annusano, chi è innamorato capisce subito quando sta per succedere qualcosa che può spaccare il cuore. Ed allora glielo urlano disperati, adesso che non possono più gridargli "Paulino, resta!", adesso che hanno sonoramente fischiato Agnelli e Arrivabene per aver tolto loro la Joya del calcio. Dybala fa il giro di campo allo Stadium in un tornado di emozioni condivise, in un abbraccio che vorrebbe non finire mai e loro cercano di strappargli quella promessa: "Non andare all'Inter, Paulo, per favore!". È un rosario di mille preghiere, l'urlo struggente di chi spera di non vedere aggiungersi sofferenza a sofferenza: vai ovunque, ma non da quelli lì.
In un video spuntato nelle ultime ore, si vede e si sente esattamente questo: la richiesta – anzi la supplica – di non andare all'Inter. Ma c'è anche la reazione di Dybala. Sente tutto, fissa per un breve momento negli occhi chi ha pronunciato la frase e poi distoglie lo sguardo. Muto, non dice una parola. Si sentono altri tifosi ripetere la stessa preghiera, ma Paulino tace: è una promessa che davvero non può e non vuole fare. Resta un'ultima partita con la maglia della Juventus, sabato prossimo a Firenze, poi si compirà il destino.