Dybala sfotte Messi, in campo con la pettorina di un fotografo: ma aveva un significato nascosto
La partita Brasile-Argentina è passata alla storia per l'intervento degli ufficiali dell'agenzia sanitaria. Match di qualificazione a Qatar 2022 interrotto e sospeso definitivamente per le contestazioni nei confronti dell'Albiceleste per la violazione delle norme sulla quarantena. Quattro calciatori della Seleccion provenienti dalla Premier League inglese sono divenuti oggetto della discordia e della clamorosa irruzione degli agenti nell'Arena Continhians di San Paolo: tutti accusati di aver mentito sulla certificazione redatta al momento dell'ingresso nel Paese e col rischio di essere "trattenuti" dalle autorità brasiliane.
Nei momenti convulsi, cinque minuti dopo il fischio d'inizio, alcuni dettagli non sono passati inosservati. I riflettori erano tutti puntati sul capitano dell'Argentina, Lionel Messi. Non è sfuggito il labiale rivolto a Neymar – compagno di squadra prima nel Barça e adesso nel Psg – mentre mormorava "non giochiamo" né la discussione con uno degli emissari. "Siamo qui da tre giorni e adesso sollevate problemi del genere?", le parole del dieci sudamericano che hanno fatto il giro del mondo assieme alle immagini di quanto stava accadendo sul rettangolo verde.
La Pulce non indossava la casacca della nazionale ma una pettorina. Aveva già tolto la divisa al rientro nello spogliatoio scambiandola con Dani Alves (ex collega in blaugrana) e per non presentarsi sul terreno di gioco a dorso nudo – evitando così di ricevere anche un'ammonizione – ha preso il primo indumento che aveva sotto mano e lo ha indossato. Era una pettorina speciale, non di quelle in dotazione alle squadre ma ai fotografi ammessi a bordo campo: sulla parte anteriore c'era il logo dei Mondiali di Qatar 2022, su quella posteriore la scritta distintiva dei fotoreporter.
A prestare quella canotta a Messi – come spiegato da TyC Sports – è stato un fotografo che dal 2017 segue l'Argentina in tutte le partite. "Prendila – gli ha detto – così evitiamo anche la beffa di un cartellino giallo" da parte dell'arbitro venezualenao Jesús Valenzuela. Paulo Dybala, che si trovava nel tunnel dello stadio di San Paolo, ha seguito divertito la cosa: un fermo immagini delle TV mostra la Joya che, notata la dicitura sulle spalle del compagno di nazionale, si mostra sorpreso e sorridente, prendendo in giro Messi per quel dettaglio molto particolare.