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Dybala reclama il gol doppietta: ecco perché la Uefa non lo ha assegnato a lui

“Per festeggiare potete assegnarmi la doppietta?”. È il messaggio condiviso sui social da Paulo Dybala che ha replicato così a un tweet di complimenti della Uefa: “L’unico giocatore a segno in tutte le ultime sei stagioni di Champions League con la maglia della Juventus”. Ecco perché la Federazione non ha assegnato la rete alla Joya.
A cura di Maurizio De Santis
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Un gol e un quasi gol. Tanta grazia Paulo Dybala nemmeno la ricordava e per spezzare l'incantesimo della panchina aveva bisogno di una serata come quella alla Puskas Arena. Gioca una ventina di minuti contro il Ferencvaros (subentra al posto di Morata) e segna una doppietta… anzi no, una sola rete perché la seconda – quella anche più bella rispetto alla prima avvenuta in maniera molto rocambolesca – gli viene sottratta dalla Uefa. In calce al poker della Juventus in trasferta non c'è il suo nome ma quello di Dvali. Perché? Nel tentativo di deviare la palla, l'ha svirgolata senza riuscire a bloccarne la traiettoria. Quell'intervento per la Uefa va comunque considerato valido ecco perché nel tabellino dei marcatori non c'è la doppietta dell'argentino.

La Joya ha lasciato comunque il segno sull'incontro al punto che la Uefa ne ha elogiato la prestazione con un tweet pubblicato in queste ore sui social network, suscitando l'entusiasmo dei tifosi bianconeri. "L’unico giocatore a segno in tutte le ultime sei stagioni di Champions League con la maglia della Juventus", si legge sull'account della Federazione. Belle parole che Dybala incassa, fa proprie ringraziando e poi rispedisce al mittente con una battuta ironica. "Per festeggiare potete assegnarmi la doppietta?".

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Parafrasando, il concetto espresso potrebbe valere anche per Andrea Pirlo: "Per festeggiare puoi farmi giocare titolare?". Difficile ipotizzare in questo momento una Juventus più spregiudicata e con un modulo più offensivo. Per quanto il Ferencvaros non fosse un avversario abbastanza forte da rappresentare un test probante, il tandem Morata-Ronaldo avrà sempre la priorità rispetto ad altre scelte. E poi c'è ancora quel "deve salire di condizione" da parte dell'allenatore che è un monito per il futuro immediato. Magari, la prossima volta che gioca 20 minuti e fa due gol ci ripensa anche lui.

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