Dybala non è il solo via dalla Juve, Arrivabene si lascia scappare tutto: “Nessuno ha voluto capire”
Paulo Dybala in queste ore così difficili dal punto di vista personale è descritto come deluso e amareggiato per il brusco benservito datogli dalla Juventus lunedì scorso, quando l'entourage dell'attaccante argentino era convinto di essere stato convocato al tavolo di una trattativa – difficile ma fattibile – per il rinnovo del contratto ed invece si è trovato di fronte un gelido discorso di addio, senza ulteriore necessità di riaggiornarsi. "Fuori dal progetto" ed ognuno per la sua strada: questo il succo dell'intera vicenda.
Nessuna offerta sia pure al ribasso, nessun dialogo, nessuna voglia di proseguire assieme il matrimonio settennale col proprio numero 10, che dal prossimo 1 luglio sarà dunque libero di firmare con qualsiasi altra squadra a parametro zero, che sia l'Inter del ‘vecchio amico' Marotta o una big spagnola o inglese. Dybala oggi si ripresenterà alla Continassa dopo i tre giorni di riposo seguiti alla vittoria sulla Salernitana ed avrà il primo faccia a faccia con Massimiliano Allegri nella sua nuova veste di (quasi) ex juventino.
L'Ad Maurizio Arrivabene ha parlato di "cambiamento a gennaio del progetto e dell'assetto tecnico della squadra", e pur con tutta la considerazione del lato economico della vicenda queste parole tirano in ballo anche l'allenatore bianconero, se è vero quanto dichiarato dallo stesso dirigente della Juve qualche giorno fa: "Io, Nedved, Cherubini e Allegri: scelte, decisioni e programmi sono il frutto di riflessioni a quattro teste e non prescindono dalla condivisione di percorsi e obiettivi. Naturalmente sotto la supervisione di Andrea Agnelli".
Insomma, il trattamento riservato a Dybala è frutto di un percorso condiviso da tutte le componenti della Juventus, anzi di più: il mancato rinnovo era qualcosa di assolutamente logico, se non addirittura già scritto, almeno per chi non avesse voluto essere cieco e sordo. Arrivabene è crudo nel lasciarsi andare al Corriere dello Sport ad una rivelazione che annuncia esplicitamente ulteriori addii oltre quello di Dybala: "Quando abbiamo speso quella cifra per Vlahovic investendo su talento ed età era chiaro, ma nessuno lo ha voluto capire, che qualcuno sarebbe dovuto partire. In realtà più di qualcuno".
I conti prima di tutto, i freddi numeri. In tempi di pandemia ed ora di guerra, occorre soppesare bene tutte le mosse, vagliandole attraverso il portafoglio. "Quando vengono riportate certe affermazioni mi faccio una risata, anche se ci sarebbe poco da ridere… Il tema del parametro zero, poi, è svolto da alcuni con sospetta e fuorviante sufficienza – si toglie qualche sassolino Arrivabene – Per dire, non vale per Donnarumma, ma vale per Dybala? Parametro zero significa che il costo del giocatore è stato interamente ammortizzato. Ho letto anche che sarei stato poco chiaro? Lo sono stato fin troppo. A furia di messaggi in codice calcistico va a finire che le cose dette chiare non le capisce più nessuno. La Juventus, per me, viene prima di tutto e tutti. So bene che non cambierò il calcio, ma so altrettanto bene che il calcio non cambierà me…".