Dybala fuori dalle priorità di Scaloni con l’Argentina: non gioca ma ha un “ruolo” speciale
Paulo Dybala è stato convocato per i Mondiali 2022 in Qatar con l’Argentina ma per il momento della Joya non c’è stata ancora alcuna traccia in campo. Negli occhi ancora l’ingresso fulmineo contro il Torino nell’ultima gara dell’anno della Roma prima dell’inizio della kermesse internazionale. L’ex Juventus è entrato all’Olimpico con la voglia di voler spaccare il mondo, e in quel caso la partita visto l’iniziale 0-1 dei granata. La traversa dell’argentino prima del gol del pari firmato da Matic, ha evitato a Mourinho un clamoroso ko ma ha ridato a Dybala la consapevolezza di essere guarito da quel fastidioso infortunio muscolare che l’ha tenuto per diverso tempo fuori con i giallorossi.
Il Ct Scaloni ha deciso però di convocarlo consapevole che tra la Joya, Nico Gonzalez e Correa, la Serie A stesse dando alla Seleccion un trio d’attaccanti non in ottime condizioni. E infatti l’esterno della Fiorentina e il giocatore dell’Inter sono ritornati a casa mentre Dybala no. Ci si aspettava che venisse impiegato per un forcing finale contro l’Arabia Saudita dopo l’esordio shock con tanto di sconfitta di Messi e compagni ai Mondiali. E invece Scaloni ha deciso di lasciarlo in panchina così come accaduto contro il Messico. Ma non c’è nessun mistero in questo momento e l’infortunio non c’entra nulla su questa decisione. Scaloni ha semplicemente altre priorità e idee in questo momento. Nonostante tutto Dybala è riuscito comunque a ritagliarsi un “ruolo” in questa squadra. Lo ha spiegato lo stesso Ct dell’Argentina in conferenza stampa.
“Se sta fuori, è una decisione solo tecnica – ha detto Scaloni escludendo qualsiasi tipo di altro problema fisico al giocatore -. Paulo sta bene”. A questo punto Scaloni svela come la Joya sia comunque riuscito ad essere importante in questa squadra ritagliandosi uno spazio da leader, non più da giovane talento da guidare da parte dei vari giocatori d’esperienza. “Sta sostenendo il gruppo da fuori”.
Ecco spiegato il suo “nuovo ruolo”, una sorta di motivatore che ha il compito di restare un attimo un passo indietro a Messi, Di Maria e Lautaro accontentandosi di un ruolo da gregario puro. "Ovviamente avrebbe voglia di giocare di più, ma non è detto questo non accada nelle prossime partite del Mondiale” ha detto Scaloni che forse neanche immaginava che l’Argentina dovesse arrivare a giocarsi la qualificazione fino all’ultimo turno della fase a gironi.
