Dybala assente all’allenamento della Juve: sotto interrogatorio alla Procura di Torino per tre ore
Era previsto per oggi il primo faccia a faccia tra Paulo Dybala e Massimiliano Allegri alla Continassa, alla ripresa degli allenamenti della Juventus dopo i tre giorni di riposo concessi dal tecnico dopo il successo in campionato sulla Salernitana di domenica scorsa, ma soprattutto dopo l'ufficializzazione del mancato rinnovo dell'attaccante argentino. Quest'ultima decisione della società sicuramente sottoposta ad un confronto tra dirigenza e allenatore, visto che l'Ad Arrivabene ha parlato di "progetto e assetto tecnico" cambiati.
Ma alle 15 Dybala non era al centro di allenamento della Juventus, bensì negli uffici della Procura di Torino, per essere sentito come persona informata dei fatti – e non indagato, come già accaduto per le audizioni di Cherubini e Arrivabene – nell'ambito dell'inchiesta Prisma che nello scorso novembre ha preso il via dall'osservazione di plusvalenze asseritamente fittizie portando alla contestazione dei reati di "false comunicazioni delle società quotate ed emissione di fatture per operazioni inesistenti, nei confronti del vertice societario e dei direttori delle aree business, financial e gestione sportiva".
Accuse di falso in bilancio ulteriormente rafforzate dalle nuove contestazioni al club bianconero mosse in seguito alle ultime perquisizioni disposte dalla Procura per fare luce sul differimento del pagamento degli stipendi dei calciatori concordato tra le parti nel marzo 2020: operazioni che non sarebbero state correttamente inserite a bilancio. Gli indagati sono il presidente della Juve Andrea Agnelli, il vicepresidente Pavel Nedved, l'ex Ad Fabio Paratici e altri tre dirigenti, ovvero Marco Giovanni Re, Stefano Bertola, Stefano Cerrato, ed ancora l'avvocato bianconero Cesare Gabbasio.
L'ultimo filone di indagine è volto a fare luce sugli accordi intercorsi tra la società bianconera e i giocatori allo scopo di differire – e non già di lasciare sul tavolo, come accertato dagli inquirenti – alcune mensilità di stipendio nel 2020 per ammortizzare le difficoltà economiche dovute alla pandemia di Covid. Dybala è stato dunque il primo dei calciatori ascoltati dai magistrati in ordine agli accordi presi con la Juventus e documentati in scritture private depositate in alcuni studi legali di Torino, Milano e Roma che sono stati perquisiti su disposizione della Procura. Documenti non rinvenuti nelle precedenti perquisizioni nella sede della Juve e che secondo la Procura non sono stati correttamente inseriti negli ultimi bilanci. Dopo l'argentino, tenuto in Procura per quasi tre ore, sicuramente toccherà ad altri calciatori bianconeri di essere ascoltati dai magistrati torinesi.