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Due Fumagalli in squadra in Casertana-Messina: padre e figlio per la prima volta insieme in Serie C

Ermanno e Jacopo Fumagalli compagni di squadra nel Messina durante la trasferta in casa della Casertana: padre e figlio per la prima volta insieme in Serie C.
A cura di Michele Mazzeo
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Giornata storica per il Messina e per la famiglia Fumagalli quella di oggi e non solo perché la squadra siciliana è uscita vittoriosa dalla trasferta di Caserta tirandosi fuori dalla zona pericolosa della classifica nel girone C della Serie C 2023-2024. Già perché per la prima volta nella rosa della formazione ospite erano presenti Ermanno Fumagalli e Jacopo Fumagalli, rispettivamente padre e figlio.

Il papà classe 1982 è infatti il portiere titolare della squadra guidata da Giacomo Modica di cui ha difeso i pali anche nel match in casa della Casertana, il figlio, classe 2005, è invece uno dei centrocampisti più promettenti della formazione Primavera del Messina che è stato convocato per la prima volta in prima squadra proprio in occasione della trasferta campana. Jacopo non è sceso in campo restando in panchina per tutti i novanta minuti ma nel post partita è stato comunque il grande protagonista. La stessa Serie C, tramite i propri canali ufficiali, ha infatti celebrato questo evento storico che ha visto debuttare per la prima volta padre e figlio come compagni di squadra.

Ma non solo. Al termine del match infatti Ermanno e Jacopo Fumagalli si sono presentati insieme in conferenza stampa e hanno espresso le proprie emozioni per l'evento storico di cui sono stati protagonisti: "Sono felicissimo dell’esordio di Jacopo, ancor più qui dove ho lasciato bellissimi ricordi e sono stato benissimo. Per lui è comunque una scelta importante, sacrificare spensieratezza, amici, uscite per intraprendere questa carriera" ha infatti detto papà Ermanno.

Contentissimo anche il giovane Jacopo che ha anche spiegato perché non ha seguito le orme del padre per quel che riguarda il ruolo in campo: "Sono felicissimo di questa giornata e di questa convocazione. Ho deciso di non fare il portiere perché per essere un perfetto numero uno bisogna essere pazzi così come papà e lui è quello più istintivo in famiglia mentre io preferisco sempre agire con razionalità. Lavorerò per arrivare lontano avendo una grande guida come quella di mio padre" ha infatti chiosato il figlio Jacopo conscio del fatto che questa grande giornata rappresenta solo l'inizio di un percorso per lui ancora molto lungo ma nel quale potrà contare su una guida d'eccezione come l'esperto compagno di squadra, vale a dire papà Ermanno.

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