Dubbi sul rigore per la Roma con la Salernitana: Mancini trattiene Maggiore prima del tocco di mano
Episodio dubbio che ha sollevato numerose polemiche quello andato in scena in avvio di ripresa del posticipo della 22ª giornata della Serie A tra Salernitana e Roma. Al 50′ infatti l'arbitro Di Bello assegna un calcio di rigore ai giallorossi per un netto tocco di mano in area di Maggiore che, sul colpo di testa di Cristante, colpisce il pallone vagante con il braccio, molto largo rispetto al corpo.
Nessun dubbio dunque sull'intervento falloso del centrocampista granata, ma a sollevare le proteste da parte dei padroni di casa è ciò che è successo qualche istante prima del tocco di mano: mentre il pallone è in aria infatti il romanista Mancini trattiene Maggiore con il quale è impegnato in uno scontro fisico al fine di prendere la posizione migliore per farsi poi trovare pronto nel momento in cui sarebbe arrivata la sfera. Né l'arbitro né il VAR considerano però falloso l'intervento del difensore giallorosso confermando dunque il penalty che poi Paulo Dybala ha trasformato nel gol del vantaggio per la Roma.
Evidente dunque il motivo per il quale il VAR non è intervenuto per ravvisare un fallo da parte di Mancini precedente a quello di Maggiore che ha poi portato alla concessione del calcio di rigore: trattandosi di uno scontro di gioco, la cui intensità va valutata esclusivamente dal direttore di gara in campo, gli uomini al monitor non hanno potuto fare altro che confermare la decisione presa da Di Bello che ha visto il duello corpo a corpo tra il difensore giallorosso e il centrocampista della formazione campana e non ha ritenuto fallosa la leggera trattenuta di Mancini nei confronti dell'avversario che qualche secondo più tardi andrà poi a colpire il pallone con il braccio largo sul colpo di testa di Cristante costringendo dunque il fischietto pugliese a concedere la massima punizione a favore dalla Roma.