Dramma Atsu, il calciatore dato per salvato non si trova in ospedale: “È ancora sotto le macerie”
Una notizia terribile arriva dalla Turchia, dove continua la conta delle vittime (oltre 11mila al momento) e dei dispersi per il devastante terremoto che due giorni fa si è abbattuto sul Paese e sulla Siria. Christian Atsu, il 31enne centrocampista ghanese in forza all'Hatayspor che era stato dato per salvato ieri, con dichiarazioni esplicite in tal senso del vicepresidente del club massimo campionato turco, è invece ufficialmente ancora disperso.
Sembra incredibile, alla luce delle parole pronunciate da Mustafa Ozil ieri mattina: "Mi hanno appena informato che Christian è stato soccorso e portato in ospedale". Una gioia durata poco, visto che oggi sono arrivate parole di tutt'altro tenore da parte dello stesso dirigente, che smentiscono le sue precedenti dichiarazioni: "Avevo ricevuto informazioni che Atsu era stato rimosso dalle macerie. Tuttavia le informazioni ricevute al momento sono che sia lui che il nostro direttore sportivo Taner Savut sono sotto le macerie".
La conferma che i due sono ancora dispersi arriva anche dal medico dell'Hatayspor, Gurbey Kahveci: "Quando abbiamo appreso la notizia che Christian Atsu era stato ‘portato al Dortyol Hospital', siamo andati a cercarlo, ma non c'era. Al momento sfortunatamente lui e Taner Savut non sono stati trovati".
Ha chiuso il cerchio di queste drammatiche smentite il tecnico della squadra, l'ex portiere della nazionale Volkan Demirel: "Per favore, non scrivete che è sopravvissuto senza essere sicuri che lo sia. Le persone hanno famiglie, speranze, dolori. Non ci sono ancora notizie su Atsu e Taner Savut. Non lo direi se fossero in ospedale? Lo condividerò non appena arriverà la notizia. Le persone stanno lavorando giorno e notte, spero che entrambi vengano salvati. Non appena arriveranno informazioni, condividerò tutto".
Nelle ore precedenti anche l'agente di Atsu, Nana Sechere, aveva diffuso la notizia del ricovero in ospedale dell'ex Chelsea, Malaga e Newcastle: "Mi è stato detto dal club che è in ospedale e che è stabile. Non ha il suo telefono e, come tutti noi, non riesce a ricordare i suoi numeri a memoria, quindi devo continuare ad aspettare per parlare con lui". Poi aveva aggiunto qualcosa che spiega bene come sia possibile che un calciatore molto noto, che era stato dato per sano e salvo il giorno prima, torni ad essere disperso dopo qualche ora: "Il posto è piccolo e quasi nessuno parla inglese, al momento è devastato e in stato di emergenza. Questo significa che gli ospedali sono pieni di persone, di feriti, di gente che sta morendo". Un inferno in terra in cui la vita di Atsu è tuttora sospesa tra vita e morte.
Stamattina l'agente ha poi twittato l'ennesima smentita del ritrovamento del calciatore, addossando al club la responsabilità di aver diffuso la falsa notizia: "Dopo l'aggiornamento di ieri dal club secondo cui Christian era stato estratto vivo, dobbiamo ancora confermare dove si trovi Christian. Come potete immaginare, questo continua a essere un periodo devastante per la sua famiglia e stiamo facendo tutto il possibile per localizzare Christian".