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Draghi saluta l’Italia campione ma non vede Donnarumma: “Ndo stai? E che parate”

Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, legge il discorso di ringraziamento rivolto alla Nazionale campione d’Europa quando, non riuscendo a scorgere con lo sguardo Gianluigi Donnarumma, lo cerca tra le file dei calciatori in platea e si lascia scappare l’espressione divertita. “E che parate”, dice al portiere decisivo ai rigori contro l’Inghilterra.
A cura di Maurizio De Santis
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"Ndo stai?". La battuta di Mario Draghi accompagna la giornata di festa degli Azzurri, tornati in trionfo in Italia dopo la vittoria degli Europei. Il Presidente del Consiglio sta leggendo il discorso di ringraziamento rivolto alla Nazionale quando, non riuscendo a scorgere con lo sguardo Gianluigi Donnarumma, lo cerca tra le file dei calciatori in platea e si lascia scappare l'espressione divertita, in deroga al protocollo.

"Siete entrati nella storia con i vostri sprint e le vostre parate… E che parate", aggiunge con il sorriso, tra l'ilarità dei presenti, sottolineando la bellissima prestazione del portiere che – dopo la Spagna – ha neutralizzato anche l'Inghilterra. Decisivo al punto da meritare anche il premio di miglior calciatore degli Europei: per un ‘ragazzo' di 22 anni è stato come toccare il cielo con un dito.

"Oggi lo sport segna in maniera indelebile la storia delle Nazioni". L'applauso è scattato spontaneo nei suoi confronti come in occasione della menzione speciale che Draghi ha avuto per il commissario tecnico, Roberto Mancini, artefice della ricostruzione iniziata 3 anni fa, dopo il fallimento per la mancata qualificazione ai Mondiali di Russia 2018.

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L'Italia è tornata a Roma con la Coppa, quella che gli inglesi credevano di aver già vinto certi che l'effetto fossa dei leoni di Wembley avrebbe intimorito la Nazionale di Roberto Mancini. "La nazionale di calcio ha vinto gli europei dopo oltre 50 anni – ha aggiunto il premier, celebrando una stagione d'oro per lo sport tricolore -, Berrettini primo italiano in quasi un secolo e mezzo e la squadra under 23 di atletica leggera è al primo posto del medagliere europeo. Ci avete fatto emozionare, commuovere, gioire, abbracciare".

Come una famiglia. È così che il ct, Mancini, e gli stessi calciatori hanno spesso definito il vincolo che s'è creato in un gruppo compatto. E alla famiglia fa riferimento anche il Presidente, Draghi, che dedica un pensiero anche agli affetti più cari dei protagonisti in Azzurro. "Voglio ringraziare tutte le vostre famiglie che vi hanno sostenuto, vi hanno incoraggiato, una famiglia che è stata paziente: brave mogli, brave famiglie".

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