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Dov’erano tutti mentre il Napoli scopriva Kvaratskhelia: solo una squadra poteva prenderlo prima

Kvaratskhelia è l’esempio più tangibile di come il piano di mercato del Napoli abbia funzionato. Il suo agente ha svelato che in Italia c’erano due club sulle su tracce, uno lo aveva anche in pugno ma la trattativa sfumò.
A cura di Maurizio De Santis
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Kvicha Kvaratskhelia è la rivelazione del Napoli in questo avvio di campionato: 3 gol in 2 partite in azzurro.
Kvicha Kvaratskhelia è la rivelazione del Napoli in questo avvio di campionato: 3 gol in 2 partite in azzurro.

Straordinario. Dirompente. Fatale. L'impatto di Khvicha Kvaratskhelia sul Napoli e sulla Serie A è stato devastante. Il georgiano che in azzurro era arrivato a fari spenti nella notte non s'è andato a schiantare. Anzi, ha pigiato il piede sull'acceleratore trascinando la squadra di Spalletti in queste prime due giornate.

Un gol al Verona, una doppietta al Monza. Tre prodezze estratte dal cilindro di un campionario messo subito in piazza. Miglior bigliettino di presentazione non poteva esserci. Rete di testa al Bentegodi (perfetti stacco, scelta di tempo e inserimento in area), una traiettoria all'incrocio dei pali spedita con una carezza d'interno collo (che ha consolato anche i nostalgici del tiraggiro), un dai e vai con tanto di dribblig stretto e rasoterra mortifero. Che colpi, a corredo di assist e movimenti di squadra che fanno sognare.

Kvaratskhelia corre a esultare sotto la curva dei tifosi del Napoli dopo una delle reti segnate contro il Monza.
Kvaratskhelia corre a esultare sotto la curva dei tifosi del Napoli dopo una delle reti segnate contro il Monza.

Dice il tecnico che Khvicha avverte ancora un po' di pressione, la domanda sorge spontanea: cosa accadrà quando si sarà ambientato meglio nella nuova realtà tattica e agonistica? Lo dirà il campo. Per adesso si può brindare al debutto con un bicchierino di Chacha, un'acquavite che dalle parti del georgiano è divenuta perfino patrimonio dell'Unesco.

De Laurentiis sorride sornione. Dopo un'estate di mugugni e striscioni a go go di contestazione per cessioni dolorose e una campagna acquisti annunciata al risparmio, il timore del ridimensionamento tecnico è stato spazzato via da sette gol segnati in 180 minuti e sei punti messi al sicuro. Una partenza lanciata, scandita anche dagli ultimi colpi di mercato calati sul tavolo verde: Simeone, Ndombele, Raspadori… un tris in attesa che dalla mano arrivi l'ultima carta giusta (Navas) per piazzare il poker.

Il presidente del Napoli è riuscito ad abbassare i costi della rosa ma, attraverso formule e operazioni calibrate, ha allestito un gruppo competitivo, assortito abbastanza da poter puntare all'obiettivo di sempre: chiudere tra le prime quattro, qualificarsi per la Champions e incassare il tesoretto che ne deriva in termini d'introiti e di ‘meraviglia finanziaria' sui conti. E Kvaratskhelia è l'esempio più tangibile di come il piano (almeno per quanto si vede adesso) abbia funzionato.

Il georgiano è stato prelevato dalla Dinamo Batumi per circa undici milioni e rotti (bonus compresi) e percepisce uno stipendio da 1,2 milioni netti (che coi premi può arrivare a 1,5). Il massimo risultato col minimo sforzo economico. E se va bene tra qualche anno può rivenderlo incamerando una plusvalenza notevole, attingendo di nuovo da quale player trading che nel corso degli anni (contestualmente alla presenza in Europa) ha alimentato il Napoli.

Il georgiano aveva rotto il ghiaccio al debutto andando a segno nella prima giornata di campionato a Verona.
Il georgiano aveva rotto il ghiaccio al debutto andando a segno nella prima giornata di campionato a Verona.

"Ho parlato con Spalletti e mi ha convinto a lavorare con lui. Dopo quel confronto ho deciso di trasferirmi al Napoli", è il passaggio di un'intervista del calciatore resa all'insider Nobel Arustamya. In pochi sanno, però, che il colore della maglia poteva essere un altro. A righe verticali bianche e nere, quelle della Juventus.

Proprio così, Kvaratskhelia è stato a un passo dal trasferirsi a Torino poi la più classica slinding doors ha voluto che il destino prendesse un'altra piega e un'altra strada. Ne ha parlato il suo agente, Mamuka Jugeli, raccontando cosa è successo e perché quella trattativa – così come altre mai andate oltre un interessamento concreto – è caduta nel vuoto. Il Napoli è la società che più di tutte ha creduto nel calciatore e l'ha voluto fortemente.

"Avevamo un accordo preliminare con la Juventus quando c’era Paratici poi è andato al Tottenham – il retroscena svelato dal procuratore -. Se fosse rimasto a Torino, Khvicha sarebbe andato ai bianconeri. Anche il Milan aveva chiesto informazioni, ma il Napoli si è mosso più concretamente. Così come ci sono arrivate offerte anche dall’Inghilterra ma soltanto in prestito però e a noi non interessavano".

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