Dove deve andare Nicolò Zaniolo per diventare finalmente il campione che aspettiamo
Si poteva immaginare che saremmo arrivati a questo punto. Nicolò Zaniolo è insieme a Gianluca Scamacca l’unico giocatore offensivo veramente credibile e potenzialmente affidabile in questo momento per quel che riguarda il futuro dell’Italia e accaparrarseli vuol dire gestire un patrimonio enorme da qui ai prossimi 10 anni. Per questo motivo sui due giocatori si sta scatenando un’asta internazionale, con i grandi club che sono evidentemente consci del come, prima di tutte le disquisizioni tecniche, tattiche e comportamentali, due corpi del genere uniti a quelle skills di talento non si vedono tutti i giorni.
Nicolò Zaniolo viene da due anni in cui è stato più in infermeria e in riabilitazione che sul campo. Il 12 gennaio 2020 gioca la partita che potrebbe metterlo sulla copertina del calcio e del mercato italiano. Sfida la Juve pigliatutto dell’ultimo decennio all’Olimpico e tutti si attendono da lui la partita che verrà ricordata. Dopo poco però, mentre finta e cerca di innestare il suo motore potentissimo, si rompe il legamento del legamento crociato anteriore del ginocchio destro e insieme si lesiona il menisco. Torna il 5 luglio, durante la serie A estiva dovuta al Covid ma è al 20% e finisce la stagione senza squilli. In quel momento nessuna squadra si muove per prenderlo, bisogna ancora capire se su quel corpo, quel motore può fare danni.
Non si ferma praticamente mai durante l’estate e il 7 settembre 2020 va ad Amsterdam con la Nazionale per giocare in Nations League contro l’Olanda. È la prima partita in cui gli Azzurri di Mancini sembrano avere qualcosa che dieci mesi dopo mostreranno al mondo, ma Zaniolo si rompe di nuovo. Questa volta è l’altro legamento, quello del ginocchio sinistro. Zaniolo salta gli Europei, con grande rammarico di Mancini e gioca a partire da questa stagione. È stata una stagione strana, iniziata per forza di cose con il freno a mano tirato, ma con un’accelerazione finale che ha portato a una vittoria internazionale della Roma con suo gol in finale. Roba da annali, non cose da tutti i giorni.
In questo momento i grandi club sanno perfettamente che un calciatore come Zaniolo, della sua età, con quel doppio infortunio, può giocare da quest’anno in avanti le stagioni che lo consacrano e lo fanno esplodere definitivamente. Sarà questo l’anno in cui Zaniolo può davvero fare sfracelli e tutti sanno che conviene prenderlo ora che è ancora il potenziale craque con una storia molto brutta di infortuni alle ginocchia che tra un anno quando potenzialmente sarà diventato uno dei migliori se non il migliore giocatore offensivo italiano.
Giusto parlare di giocatore offensivo poi, perché la squadra che terrà o prenderà Zaniolo dovrà fare scelte molto oculate riguardo alla sua posizione in campo. Con Fonseca ha girato molto per il campo, finendo per giocare largo a destra. Mourinho lo ha visto in diverse posizioni, ma alla fine ha adattato la Roma con un attacco a due punte, proprio per non farlo defilare tropo sugli esterni. Mancini all’inizio lo ha provato da mezzala, ma non aveva l’attitudine difensiva, poi lo ha messo a svariare su tutto il fronte d’attacco e in alcuni casi, da subentrato, lo ha schierato centravanti mobile. Il posto perfetto per Zaniolo è un posto e un ruolo che nel calcio del prossimo futuro potrebbe diventare fondamentale. Si chiama in diversi modi, ma oggi va di moda “sottopunta”.
Far giocare largo Zaniolo non lo fa rendere al massimo perché non ha primi tre metri brucianti, alla Politano per fare il primo esempio facile, ha bisogno di slancio per dominare fisicamente gli avversari. Farlo giocare al posto del centravanti, anche se non occupa staticamente quella posizione gli fa perdere una sua caratteristica importante, la capacità di attaccare la porta dando la faccia ad essa, in quanto riesce in progressione a reggere urti e ad aumentare la velocità palla al piede.
Con un centravanti fisico e tecnico davanti a lui, Zaniolo potrebbe avere meno pressione difensiva avversaria addosso, la possibilità di tirare o puntare la porta portando palla e anche gestire fisicamente gli avversari, superandoli nell’uno contro uno. Chi ha quel tipo di calciatore, è molto semplice da dire: la Juve con Vlahovic sarebbe incredibilmente perfetta e l’acquisto di Di Maria sembra un altro tassello per questa costruzione pro-Zaniolo. Una mezzala di classe che sa leggere i movimenti dei due attaccante centrali tra le linee per servirli con il tempo giusto, con i due che prendono così tanto l’attenzione difensiva da lasciare campo libero a destra alla furia di Chiesa.
Tutto sembra apparecchiato quindi per la Juve, ma tante altre squadre potrebbero prenderlo. Il PSG potrebbe comporre l’attacco della Nazionale, Scamacca-Zaniolo, lasciando libero Messi di fare il Di Maria e togliendogli così pressione difensiva, potrebbe prenderlo il Manchester United per dargli il centro dell’attacco con o senza Cristiano Ronaldo, insomma la coda c’è e tutti sanno che uno Zaniolo oggi a 50 milioni può essere una spesa enorme per un talento che ha mostrato solo in piccola parte quello che può essere, oppure un investimento fantastico, se Zaniolo mette insieme corpo, tecnica e testa nei prossimi mesi avendo superato tutti i problemi fisici.
Piace a tutti Zaniolo, ma piace anche alla Roma e a Mourinho e per adesso sono i giallorossi che devono cercare di capire come farlo diventare grande. Che resti alla Roma oggi è la probabilità più certa e magari Mou ripenserà o cercherà di rimodellare con qualche altro acquisto il suo attacco per rendere Zaniolo ancora più centrale e determinante. Siamo solo all’inizio, la storia è ancora lunga.