Dopo l’umiliazione subita dal Giappone per la Cina non c’è più pace: “Sciogliete la Nazionale”
La Cina ha perso la sfida contro il Giappone in una gara valida per le Qualificazioni asiatiche alla prossima Coppa del Mondo 2026 che si giocherà tra Canada, USA e Messico. E lo ha fatto nel peggiore dei modi, subendo una storica e clamorosa sconfitta per 7-0. Un'onta sportiva che ha sconvolto un Paese intero con i tifosi che hanno invaso i social attaccando la propria Nazionale, sempre più a picco in campo internazionale tra risultati a dir poco scadenti, un livello tecnico sempre più basso e le accuse di corruzione.
La folle disfatta subita conto il Giappone per 7-0
Non c'è stato scampo per la Cina contro il Giappone che si è imposto dilagando con una facilità impressionante: 7-0 il risultato finale con i Samurai Blue che mai erano riusciti prima a vincere con un tale divario contro gli eterni rivali – sportivi e politici – cinesi. Il Giappone ha trovato la via spianata anche grazie al superiore grado tecnico messo in campo con tanti giocatori che militano in Europa, da Wataru Endo del Liverpool a Kaoru Mitoma del Brighton, fino a Takumi Minamino che milita nel Monaco. Tutti, ovviamente a segno nel trionfo storico allo stadio Saitama di Tokio.
La furia dei tifosi cinesi contro la propria nazionale
La nazionale cinese non ha dovuto subire la sola umiliazione sportiva in campo. Al suo rientro in Patria è stata sommersa da uno tsunami di feroci critiche da parte dei suoi tifosi, che hanno vissuto la disfatta di Tokyo come una sconfitta imperdonabile a tal punto da non riuscire a salvare nessuno: giocatori e federazione. "Questo è il giorno più vergognoso per il calcio cinese", ha scritto un altro tifoso su Weibo – il social network più diffuso in Cina dove la sconfitta è diventato subito il principale trend – "un giorno che urterà sempre i tifosi cinesi, un dolore che non potrà mai essere cancellato". Ma c'è chi va anche oltre, chiedendo espressamente lo smantellamento della Nazionale: "Non c'è speranza… Dovrebbe essere sciolta!"
Il crollo calcio cinese: dai progetti di espansione alle accuse di corruzione
Negli ultimi dieci anni i dirigenti del calcio cinese avevano espresso l'ambizione di entrare nei ranghi più alti dello sport mondiale e per farlo il campionato nazionale era diventato una calamita per giocatori di grande nome, convinti da contratti milionari. Un tentativo che oggi risulta non solo mal riuscito ma addirittura essersi rivelato un boomerang con il colpo di grazia arrivato dopo la Pandemia. La Chinese Super League ha perso il suo prestigio, per il rallentamento economico attraverso la risposta estremamente severa del governo al Covid, e anche la nazionale ne ha pesantemente risentito. A complicare ulteriormente questi fattori è scoppiato negli ultimi tempi anche un grave scandalo di corruzione, con alcuni dei più importanti dirigenti calcistici del paese condannati e incarcerati. La nazionale cinese, solamente 87a nel mondo, nel cammino già complicato berso la qualificazione mondiale del 2026, dovrà affrontare l'Arabia Saudita di Roberto Mancini il 10 settembre, a Dalian.