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Dopo la Juve, Zhang festeggia e prepara un nuovo piano per l’Inter: “Andiamo avanti”

Il presidente dell’Inter ha festeggiato con i giocatori negli spogliatoi, poi ha deciso una nuova strategia da qui a fine stagione, puntando la seconda stella.
A cura di Alessio Pediglieri
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La vittoria allo Stadium bianconero sta avendo già un effetto domino sul presente nerazzurro: sono stati sufficienti 90 minuti di rabbia e passione per fare rialzare la testa all'ambiente Inter che si è risvegliato di nuovo in corsa per il sogno tricolore. Un "effetto Juve" che ha scacciato recenti fantasmi e permesso di pensare in grande da qui a fine campionato, nella corsa a tre, con Milan e Napoli. E i primi riscontri si sono visti già fuori dal campo, con la società che ha deciso di spianare la strada verso l'ultima svolta, partendo dalla festa post partita nella pancia dello stadio.

Tra i protagonisti nella notte di Torino c'è stato anche il presidente nerazzurro Steven Zhang. In tribuna all'Allianz Stadium, insieme a tutta la dirigenza, il numero uno interista ha vissuto i 90 minuti del match per poi scomparire dai radar delle telecamere e da occhi indiscreti, per ricomparire nella pancia dello stadio, irrompendo nello spogliatoio della squadra in festa. Cronache che giungono per vie traverse, lontano da video e clamori a conferma di un profilo basso deciso da Zhang da quando è tornato a Milano. Da cui ha deciso di non muoversi più.

Una presa di posizione non secondaria visto che il presidente nerazzurro nel corso degli ultimi mesi era stato preso di mira anche dai propri tifosi, reo di preferire altri affari di famiglia in Cina, alla realtà nerazzurra. Una assenza ingiustificabile, con sporadiche apparizioni solamente in alcuni momenti topici – come la vittoria in Supercoppa, sempre contro la Juventus. Prima e dopo, il nulla. Da domenica sera, invece, tutto è cambiato in casa Inter: Il successo sulla Juve si è fatto subito sentire sia nelle dichiarazioni del post gara, sia negli atteggiamenti di un club che nel momento decisivo vuole rimanere vicino al gruppo.

I primi segnali di riavvicinamento, c'erano già stati pe la sfida al Liverpool di Champions League. In quell'occasione, Zhang aveva deciso di essere vicino alla squadra partendo per l'Inghilterra con la squadra, assistendo ad Anfield in tribuna in un chiaro intento di  supporto a giocatori e a Simone Inzaghi. Poi, il secondo step, arrivato con il successo di Torino: ha partecipato alla festa nel dopo partita, ha condiviso con i giocatori la gioia di una vittoria fondamentale, lo stesso aggettivo che Inzaghi ha ribadito ai suoi e poi confermato alle telecamere, togliendosi più di un semplice sassolino che dava fastidio ad un ambiente che è tornato a respirare il clima delle grandi occasioni.

Ma c'è di più: Zhang non tornerà in Cina, resterà in società a Milano per seguire la squadra nei due mesi finali di stagione. Un segnale fondamentale, di svolta, una scelta precisa per trattare in prima persona molti temi caldi: fiducia a Inzaghi, in attesa del contratto formale; nuove strategie per l'auto-sostenibilità; vicinanza ai tifosi e ai giocatori. Non ultimo, soddisfare la richiesta di quest'ultimi, che già dopo la Supercoppa si erano fatti sentire, con il possibile aumento del premio scudetto che varrebbe la ‘seconda stella' e potrebbe salire a 200 mila euro.

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