Dopo il destino dell’Inghilterra è segnato anche quello di Southgate come ct: è bastata una frase
L'eliminazione dell'Inghilterra ai Mondiali per opera della Francia ha spalancato le porte a tutti coloro che Oltremanica non attendevano altro che il ct Gareth Sauthgate al guado. Nessun vero tifoso della nazionale dei Tre Leoni si augurava l'eliminazione ma una volta avvenuta, le critiche che avevano pervaso sin dall'inizio le scelte del commissario tecnico si sono moltiplicate fino a richiederne oggi, a mentre fredda e distante dal 2-1 contro la Francia, le dimissioni dalla panchina della Nazionale approfittando di una semplice dichiarazione, rimbalzata sui giornali.
Un coro popolare che è rimasto sempre silenzioso ma che sta tuonando a gran voce ora che la frittata è stata fatta e i Mondiali sono, ancora una volta, persi. Sfortuna dell'Inghilterra che sul suo cammino ha incontrato una Francia troppo forte e determinata per permettersi di fallire tante occasioni da gol, compresa l'ultima dal dischetto di un inconsolabile Harry Kane. Ma anche rabbia e delusione che covano motivazioni più recondite e che si legano alle scelte effettuate dal ct nel momento delle convocazioni dove ha dettato una lista dei 26 che non ha mai completamente convinto, soprattutto in quel reparto ritenuto dai più il reale tallone d'Achille inglese, la difesa.
Così, oggi in Inghilterra è già in corso il toto-successore per la panchina inglese, senza nemmeno dare il tempo a Southgate e alla Federcalcio di metabolizzare quanto accaduto in Qatar ed eventualmente valutare se ci sia ancora terreno per proseguire insieme l'avventura nazionale. Sui tabloid, ma anche sui social impazzano i sostituti, più o meno reali e più o meno plausibili. Tutti, in egual maniera ritenuti dall'opinione pubblica la soluzione comunque più idonea pur di non vedere più al posto del mai tanto amato Ct Southgate, il tecnico del fallimento mondiale e della ancor più bruciante sconfitta a Wembley a Euro 2020 contro l'Italia. Passando per la recente retrocessione in Nations League e al 4° posto a Russia 2018.
Anche Southgate sembra così avere aperto alla possibilità di cedere il passo: "Sono combattuto" le sue ultime dichiarazioni recuperate dalla BBC "non vorrei trascorrere i prossimi 4-5 mesi a pensare di aver fatto la scelta sbagliata, è un momento difficile". È bastata una semplice riflessione a voce alta per scatenare il toto sostituto e, così, sono piovuti subito i nomi. In pole c'è sicuramente Thomas Tuchel allenatore tedesco dall'indiscussa fama internazionale e che in Inghilterra hanno saputo apprezzare alla guida del Chelsea. Ha trascinato i Blues sul tetto del Mondo per club dopo aver conquistato una imperiosa Champions League e prima, sia in Germania sia in Francia, alla guida di Borussia Dortmund e PSG, aveva già conquistato importanti vittorie. Esonerato lo scorso settembre, è attualmente "free agent", libero da subito così come un altro pretendente alla panchina inglese e già con un curriculum in Premier moto ricco dove ha allenato ininterrottamente tra il 2014 e il 2019: Mauricio Pochettino. Anche per l'argentino, gloria recente a PSG prima di un esonero che lo ha immesso sul mercato.
Se Pochettino e Tuchel rappresentano ovviamente i tecnici più quotati e ambiti, circolano anche altri due nomi per il dopo Southgate che rappresentano quasi due scommesse: Brendan Rodgers che sta allenando dal 2019 il Leicester City e una scelta totalmente votata alla continuità, rappresentata dal secondo allenatore, Steve Holland che già in Qatar ha avuto un ruolo tutt'altro che marginale nelle decisioni e nelle scelte che hanno costellato il cammino della Nazionale inglese.