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Dopo aver visto la partita esagerata di Kanté in Austria-Francia tutti si fanno la stessa domanda

Da due anni non giocava con la Francia e il ritorno è stato in grande stile: Kanté è stato il migliore per la Francia e stupisce il fatto che sia finito a giocare in Arabia Saudita.
A cura di Ada Cotugno
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Dopo un anno lontano dai riflettori N'Golo Kanté è tornato nel modo più sorprendente possibile: è stato lui il migliore in campo nell'esordio della Francia agli Europei, con una prestazione che ha ricordato i tempi migliori quando era il padrone del centrocampo del Chelsea. L'anno trascorso in Arabia Saudita non lo ha cambiato affatto e tutti sono rimasti stupidi dalla qualità del suo gioco e dall'incredibile capacità di essere ovunque in campo. La riflessione porta a una sola domanda: cosa ci fa lì?

Il tempo per lui non sembra essere passato, nonostante all'Al-Ittihad si sia abituato a un livello molto più basso rispetto alla Premier League e all'Europa in generale: tanti giocatori provenienti dal campionato saudita hanno accusato il colpo agli Europei, ma il francese ha continuato a macinare chilometri e palloni diventando il vero perno della sua nazionale.

La partita incredibile di Kanté con la Francia

Quando gli è stato consegnato tra le mani il premio come migliore in campo il centrocampista ha sfoggiato il suo solito sorriso imbarazzato, restituendo ai microfoni solo qualche parola di cortesia: "Grazie a tutti, sono felice di essere tornato, è bello. Mi piace stare con la nazionale. Mi è piaciuto quando i fan hanno iniziato a cantare il mio nome". Da quasi due anni non giocava una partita con la Francia e di certo dopo il suo esodo nella Saudi Pro League nessuno si sarebbe aspettato di rivederlo a certi livelli.

Ma ancora una volta Kanté è riuscito a essere ovunque in mezzo al campo: con la testa bassa e la solita umiltà ha sfoderato la sua migliore partita degli ultimi due anni diventando un giocatore decisivo per la nazionale e il grande punto di riferimento dei suoi compagni. L'esperienza in Arabia Saudita lo ha fatto uscire dai radar del calcio europeo nonostante abbia solo 33 anni e in tanti non si spiegano perché sia finito lì nonostante sia ancora un giocatore di spessore.

La differenza con i giocatori in Arabia Saudita

A rendere ancora più particolare la sua partita è la netta differenza che si vede tra la condizione atletica di Kanté e quella degli altri giocatori che lo hanno seguito nella Saudi Pro League. Nei giorni scorsi Brozovic e Milinkovic-Savic avevano fatto discutere i tifosi: nelle partite di Serbia e Croazia gli ex giocatori della Serie A erano apparsi appesantiti e lenti e andavano a un passo completamente diverso rispetto ai loro colleghi che giocano ancora in Europa.

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La questione aveva sollevato nuovi interrogativi sul livello del campionato saudita che non si è alzato nemmeno dopo i grandi investimenti della scorsa estate. Ci ha pensato il francese a invertire la tendenza, in un caso più unico che raro, e non dovrebbe sorprendere se d'improvviso potesse aprirsi una porta per il ritorno in Europa.

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