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Donnarumma torna a San Siro con l’incubo della prima volta dopo il Milan: Mino Raiola fu disgustato

Per Italia-Ucraina, in programma questa sera a San Siro, gara valida per le qualificazioni europee, c’è il rischio di ritrovarsi di fronte ad un clima avverso a Gigio Donnarumma. Ricalcando quanto accadde due anni fa, in occasione di Italia-Spagna.
A cura di Alessio Pediglieri
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L'ultima volta che Gigio Donnarumma ha messo piede in un San Siro ferocemente polemico nei suoi confronti risale all'ottobre 2021, in occasione di Italia-Spagna di Nations League. A quasi due anni di distanza, il numero 1 azzurro si appresta a difendere ancora una volta la porta dell'Italia in quello che è stato il suo stadio per anni. E ancora una volta, la vigilia di Italia-Ucraina sembra la stessa che portò ai fischi e agli insulti dei tifosi che replicarono parte della protesta, molto meno arida, anche in occasione di Italia-Inghilterra, sempre a San Siro, nel settembre 2022.

Le premesse, purtroppo, ci sono tutte per prevedere che questa sera si potrebbero rinverdire le polemiche verso il portiere titolare della nuova Nazionale di Spalletti, in un triste replay di quanto accadde nell'autunno di due anni fa. In occasione del match contro la Spagna per la Nations League, Donnarumma venne sommerso da una immensa ondata di fischi a San Siro. Quella volta, per il portiere del PSG, era la prima assoluta dopo l'addio torrido con il Milan e gli animi del pubblico, soprattutto rossonero che mai ha digerito l'evoluzione degli eventi e che replicò parte della protesta nel settembre 2022, quando sempre a San Siro arrivò la Nazionale campione d'Europa a giocare contro l'Inghilterra.

Ma fu soprattutto l'accoglienza contro la Spagna  che fece molto discutere sulla liceità di puntare l'indice verso il giocatore, in un contesto che nulla aveva a che vedere con ciò che era accaduto mesi prima (solo 4), a tutela dell'allora Nazionale guidata da Mancini: finì malissimo in campo e fuori. La Spagna vinse 2-1, prendendosi la finale di Nations League e fermando a 37 il numero di risultati utili consecutivi per gli azzurri. Ma soprattutto, ci fu una più che velenosa coda di polemiche fuori dal campo, attorno a Donnarumma.

Donnarumma impegnato in Macedonia-Italia: finirà 1-1, con nuove polemiche verso il portiere azzurro
Donnarumma impegnato in Macedonia-Italia: finirà 1-1, con nuove polemiche verso il portiere azzurro

Il portiere azzurro arrivò all'appuntamento pressato psicologicamente, dovendo affrontare uno stadio avverso: premesse che non gli permisero di esprimersi al meglio, soccombere due volte a Ferran Torres e rischiare una clamorosa papera che solamente il palo lo salvò da un naufragio indecoroso. Situazioni al limite che fecero sbottare pubblicamente anche Mino Raiola, l'allora agente di Gigio, con parole durissime: "Indegni". Così definì i tifosi che mostrarono striscioni oltraggiosi e fischiarono Donnarumma. "Sono disgustato, gli si attribuiscono colpe che non ha mai avuto" proseguì Raiola nel post sconfitta. "Tutto ciò è stato vergognoso e il Milan non ha preso le distanze da quanto avvenuto".

Oggi, a distanza di quasi due anni, a San Siro ritorna l'Italia, targata Spalletti, contro l'Ucraina in una partita fondamentale per il futuro azzurro. Verso la rincorsa disperata alle qualificazioni a Euro 2024, dove si arriverebbe da campioni in carica. Un cammino frenato ulteriormente dal pareggio amaro contro la Macedonia del Nord e che richiederà la classica impresa per trovare un posto per la fase finale del torneo.

Anche oggi, tra i pali ci sarà Gigio Donnarumma. Anche oggi, arriva sulla scia di nuove polemiche questa volta incentrate sull'errore in occasione del pareggio macedone che ne ha riacceso critiche e dubbi sulle sue qualità. Anche oggi si giocherà a San Siro, la Scala del Calcio che accoglie la Nazionale. Anche oggi c'è il rischio concreto di nuovi fischi e contestazione verso l'ex Milan. Anche oggi ci si augura che l'amore per la maglia azzurra, il delicato momento della Nazionale, l'appoggio per l'inizio dell'avventura di Spalletti, siano più forti di qualsiasi altro intento. Che sarebbe, anche oggi, totalmente fuori luogo.

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