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Donnarumma tira fuori il rospo sull’errore in Champions contro Benzema: “Non mi sento in colpa”

Martedì torna la Champions, il Psg rischia di affrontare il Bayern Monaco senza Messi e Mbappé. Donnarumma rivive il passato: un anno fa faceva i conti con la pressione per la concorrenza con Navas e l’incertezza in Coppa.
A cura di Maurizio De Santis
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L'uscita maldestra di Donnarumma su Benzema, l'attaccante del Real sfruttò l'occasione e propiziò un gol pesante.
L'uscita maldestra di Donnarumma su Benzema, l'attaccante del Real sfruttò l'occasione e propiziò un gol pesante.

La concorrenza e il dualismo con Keylor Navas. L'errore fatale commesso nella sfida di Champions League con il Real Madrid che pesò sull'esito del doppio confronto. Oggi Gianluigi Donnarumma è certo del suo posto di titolare inamovibile ma un anno fa, quando Pochettino non aveva ancora preso una decisione su chi fosse effettivamente il numero uno tra i pali, l'ex portiere del Milan era sotto pressione.

"Gigio" riavvolge il nastro dei ricordi, tira fuori il rospo raccontando la convivenza per niente conflittuale (così dice a L'Equipe) con l'ex compagno finito al Nottingham Forest e come s'è sentito in quella sfortunata serata di Coppa in cui venne beffato da Karim Benzema (nonostante le lamentele del club per un presunto fallo dell'avversario).

Martedì prossimo inizia la fase a eliminazione alla quale il Paris Sait-Germain arriva con un doppio cruccio: il primo è la sensazione di essersi tirato la zappa sui piedi da solo (per come ha concluso il girone, secondo alle spalle del Benfica per differenza reti) capitando nell'urna sbagliata; il secondo è il timore di presentarsi alla sfida con due assenze di rilievo per gli acciacchi di Mbappé e Messi.

La visione frontale dell'azione incriminata che ha mandato su tutte le furie i vertici del club francese: l'intervento di Donnarumma su Benzema.
La visione frontale dell'azione incriminata che ha mandato su tutte le furie i vertici del club francese: l'intervento di Donnarumma su Benzema.

Donnarumma gonfia il petto e serra le spalle, cercherà di essere all'altezza del compito e della sfida, di essere perfetto perché quando hai di fronte un attaccante come Lewandowski ogni minima distrazione è rischiosa. del resto, quanto accadde nel duello con il Pallone d'oro francese un po' gli ha lasciato il segno.

Erano giorni particolari, il dibattito su chi scegliere tra lui e Navas si riverberava ovunque. "È stata una situazione difficile ma era giusto che l'allenatore facesse una scelta": a distanza di un anno il portiere della Nazionale azzurra può permettersi di guardare al passato con animo sollevato e senza alcun rimpianto.

Ma quella condizione è stata tanto dura quanto formativa. "Sono esperienze che ti aiutano, che ti fanno crescere, soprattutto quando sei giovane. Non è stato facile per il modo in cui devi gestire la situazione e soprattutto farti trovare pronto quando giochi".

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Non c'erano ombre tra lui e Navas: Donnarumma lo ribadisce chiarendo come la consapevolezza da parte di entrambi di rendersi utili alla squadra avesse limato le asperità della concorrenza. Ma quando contro il Real Madrid ebbe quell'incertezza tornò tutto in discussione. "Ho vissuto quella partita come tutte le altre – ha aggiunto l'ex milanista ne. Non mi sentivo in colpa, solo molto deluso. Si vince e si perde insieme. Quella partita non è andata bene, dobbiamo voltare pagina e dare tutto per vincere ancora, a partire dalla prossima sfida con il Bayern Monaco". 

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