Donnarumma rompe il silenzio dopo i fischi di San Siro: “A testa alta”
Non è stata una serata facile per Gigio Donnarumma. Quella di San Siro contro la Spagna resterà nella storia come la partita in cui uno dei principali palcoscenici calcistici del nostro paese ha fischiato il portiere che ha aiutato la Nazionale Italiana ha vincere il secondo Europeo della sua storia dopo più di cinquant'anni. Una scena di difficile lettura ma che era pronosticabile dopo lo striscione esposto alla vigilia della semifinale di Nations League e quelli dei mesi scorsi da parte dei tifosi del Milan nei confronti del loro ex idolo.
La prestazione dell'attuale portiere del Paris Saint-Germain è iniziata in salita e con qualche incertezza ma piano piano è cresciuta l'autostima e anche gli interventi sono stati più puliti e sicuri. In merito a quanto accaduto si è espresso anche il CT Roberto Mancini nel post-partita e poco fa è arrivata anche la prima reazione di Gigio dopo la prima sconfitta dell'Italia dopo 37 partite, che non ha esitato a lanciare un messaggio tra le righe sulla contestazione di cui è stato oggetto allo stadio Meazza: "Non è andata come volevamo, ma ce l’abbiamo messa tutta. Lo spirito e l’impegno sono quelli che sempre ci accompagnano quando indossiamo i colori del nostro Paese. A testa alta verso i prossimi obiettivi".
Una situazione che ha destato clamore in tutta Europa e soprattutto in Spagna. Il quotidiano MARCA in merito all'accoglienza riservata a Donnarumma dai tifosi di San Siro si è espresso così: "Noi spagnoli non siamo gli unici a fischiare i nostri giocatori. Quello che ha subito Morata all’Europeo non è stato niente in confronto all’inferno che ha dovuto attraversare Donnarumma a San Siro. E tutto perché non ha rinnovato con il Milan ed è andato al PSG. Fischi per tutti i 90 minuti, durante i quali il portiere quasi regalava un gol a Marcos Alonso”.
Una vicenda che è stata e sarà al centro del dibattito fino alla fine della sosta per le nazionali e poi tornerà nel dimenticatoio così come accaduto per Bonucci a Torino, quando vestiva la maglia del Milan; oppure per Baggio a Firenze all'inizio degli anni '90. Donnarumma aveva affrontato il tema in conferenza stampa aveva affrontato e aveva ammesso che una contestazione lo avrebbe ferito: i risultati sono stati abbastanza eloquenti tanto che anche Sergio Busquets, capitano della Spagna, cerca di rincuorarlo.
Gigio domenica sarà in campo nella finale per il terzo posto a Torino e poi tornerà a Parigi, dove lo aspetta un'altra situazione piuttosto scottante: Keylor Navas, che non si era mai espresso sul loro dualismo, prima di partire per gli impegni con la nazionale costaricana ha risposto stizzito ad una domanda sulla titolarità tra i pali al PSG. L'autunno caldo di Donnarumma è appena cominciato.