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Donnarumma ritrova la parola: “Voglio riportare la Nazionale dove merita”

A tre giorni dalla disfatta e dall’umiliazione contro la Macedonia, il portiere della Nazionale condivide sui social un messaggio su Instagram. “Il nostro compito è costruire fin da oggi, passo dopo passo, un futuro vincente”.
A cura di Maurizio De Santis
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Donnarumma tra i protagonisti in negativo della disfatta della Nazionale fuori dai Mondiali.
Donnarumma tra i protagonisti in negativo della disfatta della Nazionale fuori dai Mondiali.

Tre giorni dopo la disfatta contro la Macedonia del Nord. Tre giorni dopo l'ennesimo errore di valutazione che è costato caro a lui e alla sua squadra: in Champions League al Paris Saint-Germain, nei playoff all'Italia. Tre giorni dopo la tempesta di critiche per l'unica parata che avrebbe dovuto/potuto fare e non gli è riuscita per come (non) ha letto lo sviluppo dell'azione. Gianluigi Donnarumma ritrova la parola e attraverso un messaggio su Instagram confessa la sua delusione per aver mancato la qualificazione ai Mondiali di Qatar 2022.

Lo fa senza chiedere scusa o fare autocritica (non sarebbe umiliante ma un gesto nobile) per quanto accaduto, utilizzando frasi fatte, parole scontate. Non è l'unico a essere talmente sopraffatto dall'amarezza da dimenticare questi particolari. "Volevamo partecipare al Mondiale, vivere le straordinarie emozioni che queste competizioni sanno dare, regalare sorrisi agli italiani che ci hanno accompagnati qualche mese fa alla conquista dell’Europeo".

Il gol della Macedonia in pieno recupero ha eliminato l'Italia dai playoff Mondiali.
Il gol della Macedonia in pieno recupero ha eliminato l'Italia dai playoff Mondiali.

Prima di lui c'è stato Marco Verratti, che ha già lasciato il ritiro per tornare a casa saltando la partita inutile contro la Turchia di martedì sera. "Non insultateci, abbiamo dato il massimo", la sintesi del concetto espresso dal centrocampista (compagno di squadra di Gigio a Parigi) che si riverbera nel testo a corredo della foto scelta dal portiere per rappresentare la profonda tristezza in cui è stato risucchiato da giovedì sera.

L'errore di valutazione e di posizione di Donnarumma sullo sviluppo dell'azione che porta al tiro di Trajkovski.
L'errore di valutazione e di posizione di Donnarumma sullo sviluppo dell'azione che porta al tiro di Trajkovski.

Testa bassa, sguardo pensieroso. La sua faccia dietro una rete, quasi fosse imprigionato da sentimenti così negativi. "Purtroppo non sarà così – aggiunge Donnarumma, che a 23 anni ha ancora qualche chance per sognare la partecipazione alla Coppa del Mondo e non vederla solo dal divano -. Siamo molto delusi e sappiamo quanto tutti gli italiani lo siano, proprio come noi. Ma sappiamo anche che nel calcio come nella vita bisogna guardare avanti e rimettersi in gioco".

Gli Azzurri hanno fallito ancora e questa volta il tonfo è più fragoroso ma l'ex milanista non è l'unico responsabile per la rete incassata al 92° da Trajkovski. Donnarumma aveva sette anni quando il cielo si tinse di Azzurro sopra Berlino nel 2006, ne avrà forse 27 se per il 2026 – magari grazie anche all'allargamento del numero di partecipanti – la Nazionale riuscirà a entrare nel novero della fase finale. "Il nostro compito è riportare la nazionale dove merita e costruire fin da oggi, passo dopo passo, un futuro vincente. Forza Azzurri". Il tempo delle chiacchiere è finito. Quelle non ti portano da nessuna parte, figurarsi a un Mondiale.

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