Donnarumma racconta la rapina, lo hanno fatto mettere in ginocchio: “Impotente pensavo ad Alessia”
Gigio Donnarumma è ancora sotto shock assieme alla compagna Alessia Elefante dopo la violenta rapina subita nel proprio appartamento a Parigi nella notte tra giovedì e venerdì. Un atto efferato le cui conseguenze appaiono ben più pesanti nell'animo del 24enne portiere della nazionale azzurra e della sua fidanzata rispetto al bottino pur ingente di mezzo milione di euro tra denaro, borse, orologi di lusso e gioielli che si trovavano nella casa situata nell'ottavo arrondissement di Parigi, vicino ai Champs-Elysées.
La dinamica della rapina è stata tale, con la coppia brutalmente aggredita alle tre e mezzo di notte mentre dormiva, che ci vorrà del tempo per sanare ferite che sono molto profonde. Donnarumma ovviamente non ha giocato ieri la prima amichevole stagionale del PSG, vinta dagli uomini di Luis Enrique per 2-0 sul Le Havre, ma partirà oggi – a differenza del separato in casa Mbappé – per la tournée asiatica della squadra, che sarà impegnata in quattro match di preparazione tra Giappone e Corea del Sud.
Raggiunto telefonicamente a Parigi, Gigio racconta quei momenti drammatici che sembravano non finire mai: "Trovarsi alle tre di notte gente in casa all'improvviso penso che sia la sensazione peggiore che si possa provare". Sono stati in due a svegliarlo di soprassalto assieme ad Alessia, mentre la banda pare fosse composta da quattro persone nel complesso. Il giocatore stabiese ha capito in quel momento che era precipitato in un terribile incubo: è stato fatto mettere in ginocchio dai malviventi, girato di spalle e legato, senza che potesse in alcun modo muoversi.
"Io sono stato immobilizzato e Alessia è stata costretta a consegnare tutto quello che avevamo di prezioso – spiega a Libero Donnarumma, che è stato anche colpito alla testa riportando delle ferite – Non posso entrare troppo nei dettagli, ci sono le indagini in corso e mi sto recando adesso dalla polizia francese per cercare di ricostruire con loro tutto l'accaduto. Io e la mia fidanzata abbiamo dovuto lasciare l’appartamento per permettere che venissero effettuati i sopralluoghi ed eseguire gli accertamenti utili alle indagini e ci siamo momentaneamente appoggiati in un hotel".
Dopo aver fatto razzia di tutto, i ladri – che erano a volto coperto, dall'accento francese – sono scappati usando le scale del palazzo (mentre a quanto pare erano entrati dal tetto dell'attico), immobilizzando il custode. Hanno anche preso la chiavi della macchina di Gigio, ma l'hanno lasciata al loro posto. Dopo 10 minuti il portiere e la compagna sono riusciti a liberarsi e sono corsi in un albergo lì vicino per chiedere aiuto e chiamare la polizia.
In quegli interminabili minuti di terrore, il pensiero angosciato di Donnarumma era per la sua Alessia: "La paura è stata tantissima , ma ancora di più era che potesse succedere qualcosa ad Alessia. Io ero impotente, legato, non potevo fare nulla. Poi io non mastico così bene il francese ed è stato difficile spiegare a quelle persone dove stessero tutte le cose. Ed era Alessia, ancora adesso spaventatissima, insieme a loro. Attimi veramente concitati e di profondo terrore, soprattutto paura per lei. Terrore che le potessero fare del male". Sarà difficile dimenticare.