Donnarumma furioso a fine partita: va a cercare un tedesco, ha cercato di umiliarlo
Non è stata una serata facile per Gigio Donnarumma quella vissuta martedì a Moenchengladbach, con l'amarezza ulteriore di aver vissuto contro la Germania la peggior sconfitta della gestione Mancini indossando la fascia di capitano. Da portiere non è mai bello incassare 5 gol, il 23enne stabiese ci ha aggiunto l'ennesima incertezza nel giocare il pallone coi piedi, consegnato ai tedeschi in occasione del quinto gol segnato da Werner. La frustrazione di Donnarumma gli ha poi fatto perdere lucidità nell'intervista del dopo partita, in cui ha risposto in maniera arrogante alla bordocampista della Rai Tiziana Alla, mostrando anche di non avere chiara la percezione di quanto fatto in campo nelle partite precedenti in azzurro (ha tirato in ballo il vecchio errore in Real-PSG, quando il rilievo dell'inviata era su altri episodi).
Ma prima di presentarsi ai microfoni, Donnarumma aveva ulteriormente mostrato di non avere il pieno controllo dei propri nervi dopo il fischio finale dell'arbitro Kovacs. Il portiere della Nazionale si era diretto verso i giocatori tedeschi non per scambiare il classico saluto di fine partita ma per polemizzare con uno di loro: gli ampi gesti e l'indice della mano puntata avevano reso evidente la rabbia del giocatore del PSG. Il destinatario delle accuse di Donnarumma era Joshua Kimmich, pilastro del Bayern Monaco e della selezione di Flick.
Per capire il motivo del risentimento del numero uno azzurro, bisogna riavvolgere il nastro di qualche minuto, a poco prima del termine del match. È il 94′, c'è un calcio d'angolo per l'Italia sugli sviluppi del quale Alessandro Bastoni segna il gol del 2-5 che chiude di fatto la gara. Anzi no, prima del fischio conclusivo succede qualcos'altro: la Germania porta il pallone a centrocampo per rimetterlo in gioco e – sul tocco di Sané – Kimmich tira direttamente in porta provando a sorprendere Donnarumma, essendo peraltro consapevole che l'arbitro non avrebbe concesso più alcun recupero.
Il gesto di Kimmich, che aveva aperto le marcature al 10′ del primo tempo, è stato interpretato dal nostro capitano come un affronto personale, la voglia di umiliarlo ulteriormente dopo i 5 gol subiti. Come il tentativo di maramaldeggiare sul miglior giocatore degli ultimi campionati Europei, non certo l'ultimo arrivato. Ci vuole rispetto a questi livelli, deve aver pensato il furioso Donnarumma. Il suo sfogo è finito lì, Kimmich non lo ha degnato di risposta, e Gigio si è avviato verso la postazione delle interviste pensando che il peggio fosse alle spalle: non era così.