Domenico Volpati, dallo scudetto con il Verona a vaccinatore volontario: “Un dovere civico”
La vita di Domenico Volpati potrebbe ispirare uno scrittore. Perché si potrebbe trarre un bel personaggio letterario. Chi ha qualche anno in più lo ricorda come calciatore del Verona, con cui vinse lo storico scudetto nella stagione 1984-1985. Una lunga carriera in Serie A poi l'addio al calcio e un cambio di professione. Perché dopo aver smesso i panni del calciatore e tolto gli scarpini ha indossato il camice da dentista e per tanti anni ha svolto questa professione. Dopo 28 anni di onorata carriera il dottor Volpati è andato in pensione, ma adesso, come ha raccontato al Corriere della Sera, torna in campo e farà parte del gruppo dei medici volontari che somministreranno i vaccini anti-Covid nel centro sul Lago di Tesero.
Lo scudetto vinto con il Verona
Vent'anni da calciatore professionista, vestendo le maglie di Como, Brescia, Torino e soprattutto il Verona, quello di Bagnoli, con cui disputò oltre 160 partite. Era un mediano di spinta e vinse da protagonista lo storico scudetto, in una stagione in cui in Serie A c'erano Zico, Falcao, Rummenigge, Platini e Maradona, che esordì in Italia proprio in casa del Verona. Giocò anche in Coppa dei Campioni, poi nel 1989 dopo una stagione al Mantova si ritirò.
Volpati adesso è un vaccinatore volontario
Pur facendo il calciatore continuò a studiare e conseguì la laurea in medicina e chirurgia. Volpati aprì uno studio dentistico a Cavalese in Trentino e a Termeno dove ha svolto la professione per 28 anni. Un'altra onorata carriera prima di andare in pensione nel 2019. Ma in questa settimana il ‘Volpe' torna letteralmente in campo. Perché l'ex centrocampista si unirà ad altri medici volontari per somministrare i vaccini anti-Covid nel centro sul Lago di Tesero: "Essendo ancora iscritto all’Ordine dei medici, mi è sembrato assurdo non mettermi a disposizione. Mi sono proposto perché lo ritengo un dovere civico. Io stesso ho già fatto anche il richiamo per la seconda dose di Pfitzer".
