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Domanda assurda di un giornalista francese, Spalletti conta fino a dieci per non esplodere

Un giornalista francese ha fatto una domanda a Luciano Spalletti che era piuttosto una provocazione, nella conferenza successiva alla bella vittoria dell’Italia sulla Francia a Parigi. Il Ct azzurro ha contato fino a dieci e ha capito che in una serata così piacevole non era il caso di avvelenarsi rispondendo a tono. Allora gli ha spiegato cosa era successo davvero in campo.
A cura di Paolo Fiorenza
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Una grande Italia – finalmente possiamo dirlo – ha dato una sonora lezione alla Francia a casa sua, battendo Mbappé e compagni per 3-1: tre reti tutte di pregevole fattura, con la gemma del primo gol di Dimarco al volo dopo l'assist di tacco di Tonali, ma soprattutto l'impressione nitida che gli aggiustamenti fatti da Luciano Spalletti dopo i fallimentari Europei hanno dato i risultati sperati. Venerdì sera a Parigi si sono visti la difesa a tre sia in fase di possesso che non, con lo ‘scivolamento' di Ricci all'indietro e il contestuale avanzamento di Calafiori quando il pallone ce lo avevamo noi, la spinta degli esterni con cambi di gioco a profusione, la ricerca costante del fraseggio anche a costo di qualche errore. Ha di che essere soddisfatto il CT azzurro, che nel dopo partita riesce anche a non accalorarsi quando un giornalista francese in conferenza gli fa una domanda che assomiglia piuttosto ad una provocazione.

La domanda provocatoria del giornalista francese a Luciano Spalletti

Spalletti probabilmente tutto si aspettava tranne che qualcuno gli chiedesse se i calciatori dell'Italia "cadessero" così tanto nel finale della partita per una precisa "tattica". Insomma, secondo il giornalista francese – che evidentemente l'ha vissuta molto male – il punto focale della bella prestazione dell'Italia al Parc des Princes sarebbe stata la continua perdita di tempo negli ultimi minuti per portare a casa il risultato, piuttosto che il possesso palla pari tra le due squadre, i 6 tiri a 3 nello specchio degli azzurri, e soprattutto il vantaggio netto in tema di ‘expected goals', ovvero della probabilità che i tiri si traducano in gol (2,12 a 0,79).

Luciano Spalletti e Didier Deschamps a bordo campo durante Francia-Italia: il CT azzurro ha vinto la sfida tattica
Luciano Spalletti e Didier Deschamps a bordo campo durante Francia-Italia: il CT azzurro ha vinto la sfida tattica

Spalletti non ci può credere: "Io faccio la tattica di far cadere i giocatori?"

Il CT azzurro ascolta in cuffia la traduzione della domanda e la ripete quasi incredulo: "Cioè, la tattica di far cadere i giocatori, io faccio?". Poi scruta bene il suo interlocutore, conta fino a dieci e capisce che in una serata così piacevole non è il caso di avvelenarsi rispondendo a tono: Spalletti con molta calma rivendica la tattica della sua Italia per incartare Deschamps, e non è certo buttandosi a terra…

"Non lo so… a me è sembrato che ci siano state due o tre situazioni dove non ci è stato fischiato fallo, che invece poi ce lo potevano dare, mi sembra proprio al contrario – attacca il tecnico toscano – Noi non siamo sfuggiti dalla partita, è che eravamo in vantaggio, non veniamo da un bellissimo momento, per cui abbiamo badato a fare sempre blocco squadra. E siccome la Francia è brava a fare questi cambi di gioco sugli attaccanti, ha degli attaccanti velocissimi, volevamo essere in condizione di raddoppiare sugli attaccanti".

Spalletti canta l'inno dell'Italia assieme a Buffon
Spalletti canta l'inno dell'Italia assieme a Buffon

"Non vedo perché dobbiamo venire a fare quello che volete voi, facciamo quello che ci porta più vantaggio a noi. E poi… io dico che la Francia è una grande squadra, che l'Italia ha giocato una grande partita, poi per me l'importante era che dimostrassimo quello che non avevamo fatto vedere l'ultima partita, al di là di quello che è il risultato che fa sempre piacere, perché qui non avevamo mai vinto, era molto che non si vinceva con la Francia, però poi l'importanza per la ripartenza era vedere una squadra in campo", conclude Spalletti. Così c'è ancora più soddisfazione: Parigi è italiana, con tanto merito. Per una volta i francesi se ne facciano una ragione.

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