Djalò costretto ad allenarsi alle 7 del mattino dal Porto: resterà fuori squadra fino a giugno

La stagione di Tiago Djalò è segnata e il suo tempo al Porto è scaduto. Il prestito si interromperà in estate e la Juve non ha nessuna speranza di cederlo ai portoghesi a titolo definitivo visto che il rapporto si è completamente deteriorato: il difensore ha avuto una sanzione disciplinare dalla sua squadra per aver partecipato a una festa senza averne l'autorizzazione, un comportamento scorretto che aveva già avuto diversi mesi fa. Per questo motivo è stato messo fuori squadra ed è stato costretto a fare una seduta di allenamento punitiva da parte.
Come riportato da A Bola, il quotidiano che ha seguito da vicino tutta la vicenda, il portoghese si è allenato da solo al centro sportivo alle 7 del mattino seguito da un preparatore. Non lavorerà più con il resto del gruppo e chiaramente non giocherà fino alla fine della stagione. A giugno tornerà a Torino e poi scoprirà quale sarà il suo futuro, visto che ha poche chance di restare in bianconero.

La punizione del Porto per Djalò
Lo strappo è troppo profondo per essere ricucito e il Porto ha chiarito la sua posizione nei confronti del giocatore. Al club non è andato giù il suo comportamento: Djalò ha violato le regole per la seconda volta partecipando a una festa senza averne l'autorizzazione, con l'allenamento programmato per il giorno dopo, una recidiva imperdonabile che gli è costata il resto della stagione. Il difensore è stato messo fuori squadra e come sanzione disciplinare si è allenato da solo ieri mattina alle 7, quando il centro sportivo era vuoto.
È stato seguito solo da un membro dello staff tecnico che ha supervisionato la sua seduta e così sarà fino al termine della stagione, quando scadrà il presto e le loro strade si divideranno per sempre. Poi tornerà alla Juventus dove comunque non sembra esserci troppo spazio per lui: i bianconeri dovranno includerlo nei piani di mercato e avranno a che fare con un esubero in più da piazzare.