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Divergenze sulle cessioni estive con Ferrero: la Sampdoria sospende il direttore sportivo Carlo Osti

La nota ufficiale da parte del club doriano comunica che da oggi Carlo Osti – ds e Responsabile Area Tecnica – è stato sospeso visto “il venir meno dei presupposti per la prosecuzione del rapporto di lavoro”. La causa è da ricercare nell’ultima sessione estiva in cui, sul fronte cessioni, non avrebbe soddisfatto le aspettative del presidente Ferrero.
A cura di Alessio Pediglieri
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Galeotto è stato l'ultimo mercato estivo: Carlo Osti, direttore sportivo e responsabile Area Tecnica della Sampdoria non avrebbe soddisfatto la volontà della presidenza sul fronte cessioni e, così, oggi è stato sospeso dal proprio incarico con una nota ufficiale da parte del club di Massimo Ferrero. Una decisione che arriva dopo il periodo di ferie forzate cui la società aveva sottoposto il ds: dopo nove anni, si conclude amaramente il rapporto di lavoro tra  Samp e Osti.

Il comunicato della Sampdoria è la conferma che da qualche mese a questa parte in seno alla dirigenza blucerchiata qualcosa si fosse rotto in maniera definitiva: "U.C. Sampdoria comunica la sospensione cautelare del direttore sportivo della Prima Squadra e responsabile dell’Area Tecnica, Carlo Osti, a far data dalla giornata odierna atteso il venir meno dei presupposti per la prosecuzione del rapporto di lavoro".

In pratica, per Carlo Osti non c'è più margine per poter operare all'interno della società in cui ha lavorato negli ultimi nove anni. Il problema di fondo che ha incrinato il rapporto con il presidente Ferrero è stato il mercato in uscita della Sampdoria in quest'ultima estate. Il club blucerchiato, come gran parte degli altri in Serie A, ha lavorato a basso profilo per la mancanza di fondi causata dalla pandemia. Se sul piano degli acquisti c'è poco da eccepire, ciò che ha amareggiato Ferrero è stata la gestione delle cessioni.

La Sampdoria di fatto a chiuso per due soli giocatori in uscita: Lorenzo Tonelli, difensore 31enne ritornato a Empoli, e Jakub Jankto, ceduto all'estero, al Getafe. Il problema sarebbe legato proprio al 25enne centrocampista ceco partito per sei milioni di euro, ritenuti insufficienti da parte del presidente Ferrero. Un malumore che si era manifestato praticamente subito perché, non appena conclusa la sessione estiva, Carlo Osti era stato mandato in ferie forzate fino ad ora, quando è arrivata la notizia della "sospensione cautelare". A giugno aveva firmato un rinnovo per altri due anni di contratto.

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