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Disparità di Var tra Roma-Napoli e Inter-Juve ma secondo gli arbitri “è stata un’ottima giornata”

Il designatore degli arbitri, Gianluca Rocchi, ha definito ottimale la prestazione dei direttori di gara nell’ultima giornata di campionato. La differente applicazione del protocollo Var in Roma-Napoli e Inter-Juventus (i casi Viña/Anguissa e Dumfries/Alex Sandro) svilisce una valutazione così entusiasta. E all’Olimpico la gestione dei cartellini di Massa solleva ulteriori perplessità.
A cura di Maurizio De Santis
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La difformità nell'applicazione del protocollo Var è la migliore (o peggiore) risposta che possa esserci alle affermazioni del designatore arbitrale, Gianluca Rocchi. Si dice "veramente soddisfatto", utilizza "ottimamente" per valutare i direttori di gara impegnati nell'ultima giornata di campionato e aggiunge che la Video Assistant Referee "ha portato grandi benefici e molta più giustizia nel calcio". Ad aprire qualche crepa in queste granitiche certezze è quanto accaduto sui campi principali, l'Olimpico e San Siro, che ospitavano i big match RomaNapoli e InterJuventus. Nell'uno e nell'altro caso, mettendo da parte il folklore del tifo e delle chiacchiere da bar, c'è qualcosa che non torna.

La domanda è semplice, nasce spontanea focalizzando l'attenzione su episodi chiave: la scarpata di Matías Viña ad Anguissa (dalle immagini si nota come lo colpisca al polpaccio con la suola in piena area di rigore), il contatto Dumfries su Alex Sandro rivelatosi decisivo per l'assegnazione del rigore che permetterà ai bianconeri di pareggiare nel finale. In entrambe le situazioni non c'è intervento del direttore di gara: Massa non vede/non sa o non risponde; Mariani sorvola perché ritiene quell'episodio non passibile di sanzione salvo cambiare tutto poco dopo. La differenza è nell'interpretazione del Var: a Roma Di Bello tace, a Milano Guida richiama l'attenzione del collega e ne sottolinea il "chiaro ed evidente errore" o "grave episodio non visto". Perché?

Rocchi promuove tutti ma nella sfida Roma e Napoli c'è ancora qualche ombra su cui far luce. La gestione dei cartellini da parte di Massa fa discutere, uno in particolare il caso più eclatante ma in generale appare abbastanza confusa: la mancata ammonizione di Abraham per intervento a gamba tesa e il calcio rifilato in pieno viso a Zielinski. Sarebbe stato il secondo giallo con conseguente espulsione. Il Var in situazione del genere non può intervenire, ma qual è stato il metro di giudizio dell'arbitro? Più indulgente nello specifico non altrettanto nei confronti degli allenatori, Mourinho e Spalletti, espulsi in due momenti diversi dell'incontro. È il rosso comminato al tecnico dei partenopei che ha sollevato ulteriori perplessità.

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E le parole del designatore alimentano la convinzione che la giornata degli arbitri non è stata poi così ottimale come ammesso proprio da Rocchi. Ne fa una questione di indole. "Spalletti è toscano come me – ha aggiunto nell'intervista a Radio Anch'io -, se avesse fatto una battuta come ha fatto con Massa a fine partita, io avrei agito in maniera diversa, perché magari sapevo dove voleva andare a parare. Massa l'ha vissuta male e ha reagito così. Probabilmente si è sentito attaccato".

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