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Diritti TV Serie A 2021-2024 tra DAZN e Sky: oggi l’assemblea decisiva

Oggi oppure entro la data di lunedì 29 marzo. La Lega di Serie A non ha ulteriore margine temporale per prendere una decisione, trovare la quadra tra i presidenti e soprattutto la maggioranza qualificata di 14 voti su 20 necessari per l’attribuzione a Dazn oppure a Sky dei diritti Tv per il triennio 2021-2024.
A cura di Maurizio De Santis
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Oggi oppure entro la data di lunedì 29 marzo sarà come varcare il Rubicone per l'assegnazione dei diritti TV del calcio italiano. Il bando d'asta per il triennio 2021-2024 è agli sgoccioli, le offerte sono sul tavolo. Da un lato Sky che, forte di un rapporto fiduciario e di fidelizzazione creato negli anni con le società e il pubblico, ha provato a rilanciare la proposta sul tavolo per complessivi 750 milioni di euro più 70 milioni per il canale della Lega. Un'ipotesi che è stata ritenuta inammissibile per decisione dell’Autorità Antitrust poiché fino a maggio 2022 il network satellitare non può avere partite in esclusiva su Iptv. Dall'altro ci sono gli 840 milioni di euro messi sul piatto da Dazn (con il sostegno di Tim) per la trasmissione del ‘pacchetto campionato' in streaming composto da 7 gare in esclusiva più altre 3 in co-esclusiva (per un valore di 70 milioni).

Le posizioni all'interno dell'assemblea dei club. La Lega di Serie A non ha ulteriore margine temporale per prendere una decisione, trovare la quadra tra i presidenti e soprattutto la maggioranza qualificata di 14 voti su 20 necessari per l'attribuzione all'una o all'altra piattaforma della gara d'appalto. Dazn ne ha ottenuti 11 in tutti i precedenti scrutini tranne nell'ultima assemblea, quando le preferenze sono calate a 10 (Atalanta, Fiorentina, Verona, Inter, Juventus, Lazio, Milan, Napoli, Parma e Udinese) per il passo indietro fatto dal Cagliari (pronto, però, a rientrare).

La reticenza di alcune società. Sul tavolo restano le posizioni di altri 9 club (Genoa, Roma, Torino, Benevento, Bologna, Crotone, Sampdoria, Sassuolo, Spezia) che finora sono rimaste in attesa per valutare l'evoluzione della situazione per una questione tecnica (così da approfondire dettagli, fattibilità ed efficacia dei mezzi per la distribuzione del prodotto) e un'altra strategica (non accantonare il negoziato con i Fondi che, interessati al 10% della media company della Serie A, si sono detti pronti a versare 1.7 miliardi di euro).

Cosa accadrà nella riunione odierna? Secondo le previsioni più ottimistiche può dare il via libera atteso da mesi oppure rappresentare solo un altro passaggio per la composizione definitiva degli schieramenti prima della decisione formale da prendere non oltre il 29 marzo.

Perché l'intesa adesso sembra vicina. A sparigliare il fronte della società finora astenute e perplesse è una terza via decollata nelle ultime ore, una sorta di soluzione compromesso: accettare l'offerta di Dazn ma senza compromettere il rapporto con Sky aprendo una trattativa privata con il network sul cosiddetto ‘pacchetto 2' (trasmissione di 3 partite non in esclusiva, tra cui anche un big match) confidando nella possibilità che alzi l'asticella dell'offerta rispetto ai 70 milioni attuali.

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